Kyrgios esce allo scoperto: "Io e Djokovic vogliamo cambiare il tennis. Tanti giocatori insoddisfatti"

Il tennista australiano spiega i motivi della denuncia della PTPA alle istituzioni del tennis mondiale. Leggi i dettagli
Valerio Minutiello
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Kyrgios esce allo scoperto. Il tennista australiano, in prima fila con Djokovic e l'associazione PTPA nella denuncia alle principale istituzioni del tennis mondiali, ha spiegato a Sky Sports quali sono i loro obiettivi e cosa li ha spinti a fare un gesto così estremo. "Credo che la gente sapesse da tempo - le parole di Kyrgios - che stava succedendo qualcosa dietro le quinte e io stesso, Pospisil, Djokovic, tutti noi volevamo fare qualcosa del genere per il futuro del tennis. So che i giocatori sono insoddisfatti, e lo sono anche io, di tutto ciò che sta accadendo nel tennis in questo momento. C'è una denuncia di oltre 100 pagine da leggere per saperne di più, ma non voglio entrare nei dettagli. Ma sono stato coinvolto il più possibile in ciò che ho potuto. È successo finora ed è una cosa molto speciale nel tennis".

Kyrgios: "Le cose nel tennis devono cambiare"

Kyrgios non scende troppo nei dettagli, fa solo un paio di esempi: le palline che cambiano per ogni torneo e i guadagni, imparagonabili secondo lui agli atleti negli altri sport: "Penso che le cose debbano cambiare - continua Kyrgios - . Il tennis è l’unico sport che non ha un’associazione di giocatori e questo è il primo motivo per cui c’è la PTPA. È il nostro primo obiettivo. Si sente dire che tutte queste persone usano palle diverse praticamente ogni settimana, cosa che non dovrebbe accadere ad un livello professionale assoluto. L'ATP ha così tanto potere e non deve mostrare e non deve mostrare niente a nessuno. Ed è qui che cose come queste cambieranno, bisognerà mostrare loro come funzionano le cose e sarà allora che la gente se ne renderà conto. Non è stato fatto correttamente negli ultimi anni. I giocatori, in definitiva, non sono stati molto contenti di quanto guadagnano nel tour rispetto ad altri sport e credo che questo sia uno dei motivi principali". 


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