Cosa c’è Dietro i trionfi di Cobolli e Darderi a Bucarest e Marrakech

Allenati dai rispettivi papà, alzano due trofei nello stesso giorno: per Flavio 1º titolo in carriera, 2º per Luciano mentre per l’Italia sono il 100º e 101º
Cosa c’è Dietro i trionfi di Cobolli e Darderi a Bucarest e Marrakech
Alessandro Nizegorodcew
4 min

L'Italia vede rosso e fa 100. Anzi 101 titoli ATP. Nel giro di poche ore Flavio Cobolli e Luciano Darderi hanno regalato al tennis azzurro due allori: Bucarest e Marrakech. Flavio, che in stagione non aveva ancora vinto un match nel circuito maggiore, è passato da zero a… tutto in pochi giorni, conquistando in Romania il suo primo titolo ATP. Non solo. In Marocco, dove in passato avevano già trionfato Furlan, Gaudenzi, Bracciali (si giocava a Casablanca) e Berrettini, l’italo-argentino ha messo in bacheca il suo secondo titolo (dopo Cordoba 2024). È la quarta doppietta azzurra nella medesima settimana: era già capitato nel 1977 con Bertolucci (Firenze) e Barazzutti (Charlotte), nel 2016 con Lorenzi (Kitzbuhel) e Fognini (Umago), nel 2018 con Fognini (Bastad) e Cecchinato (Umago). 

Cobolli, primo trionfo in carriera

Un cammino trionfale con brivido finale. Al primo turno Cobolli aveva lasciato per strada un set con il veterano Gasquet (6-4 4-6 6-1), per poi lasciare le briciole ai successivi avversari: 7-6 6-4 a Misolic, 6-3 6-0 a Dzumhur e 6-4 6-4, in finale, a Baez. Il punteggio dell’ultimo atto, però, non deve ingannare. Flavio si è portato facilmente 6-4 5-2 per poi comprensibilmente avvertire un po’ di tensione: 6 i match point non convertiti prima della gioia finale. «È fantastico, sono molto felice – ha raccontato Cobolli -. Il primo titolo è un grande sogno che si avvera. Venivo da un momento complicato: prima di Bucarest non avevo vinto alcun match in stagione e invece ho conquistato il torneo». 

Darderi, lucidità e convinzione

Darderi ha vinto a Marrakech (che continua a parlare italiano dopo il successo di Matteo Berrettini nel 2024) superando l’olandese Tallon Griekspoor 7-6(3) 7-6(4). Lucidissimo ad alzare il livello durante i due tiebreak, in una sfida in cui i servizi l’hanno fatta da padroni. Anche Darderi, come Cobolli, si è buttato in terra in lacrime al termine del match, correndo ad abbracciare papà Gino sugli spalti. «Voglio ringraziare tutti i tifosi italiani che mi hanno sostenuto sin dal primo turno – ha dichiarato durante la premiazione -. È stato un match molto duro, ma ho lottato su tutti i punti per conquistare il mio secondo titolo in questo splendido luogo». 

Cobolli e Darderi: quella volta a Roma...

A giugno 2020, al rientro in campo durante il periodo covid-19, la Rome Tennis Academy (oggi scomparsa) organizzò un torneo interno a cui, oltre al giovane tennista di casa Flavio Cobolli, partecipò anche Luciano Darderi. I due si trovarono in finale dando vita a uno splendido incontro, equilibratissimo, che portò l’italo-argentino ad alzare al cielo il trofeo: un prosciutto crudo! Cobolli all’epoca era n. 933 del mondo, Darderi si trovava fuori dai primi 1000. Quella sfida, di alto livello, lasciava presagire qualcosa di importante. Oggi, cinque anni dopo, Flavio è alla piazza 36, Luciano al n. 48. E la stagione sulla terra rossa è solamente all’inizio. Montecarlo, Barcellona, Madrid, Roma, Parigi e non solo. L’Italia è pronta a rincorrere nuovi successi.  


© RIPRODUZIONE RISERVATA