Caso Sinner, Nadal non ha dubbi: "Credo al 100% che Jannik sia innocente"

Il campione spagnolo ha parlato della sospensione del numero uno al mondo e delle possibili ripercussioni sul ritorno in campo dopo lo stop
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Mancano pochi giorni al ritorno in campo di Jannik Sinner, che tornerà a disputare un match ufficiale agli Internazionali BNL d'Italia, dopo la sospensione di tre mesi per il caso doping. Una squalifica discussa della quale ha parlato in una recente intervista anche Rafael Nadal. "Non ho un'opinione chiara - le parole dello spagnolo -. Prima di tutto perché non ho tutte le informazioni. Innanzitutto credo al 100% che Jannik sia innocente. Non credo affatto che volesse fare qualcosa di non consentito. Quindi credo al 100% a Jannik. In secondo luogo, parlando dell'intero processo, come ho già detto, credo nella giustizia. Questa è la prima cosa. Per qualche ragione, lì esistono dei giudici che devono prendere delle decisioni. Dispongono di tutte le informazioni che probabilmente nessuno di noi ha e prendono le decisioni. Dal mio punto di vista non credo che Jannik, essendo il numero uno al mondo, abbia ricevuto un trattamento diverso da un'altra persona. Dal mio punto di vista e da quello che so. Questo è tutto ciò che posso dire in merito".

Nadal: "La giustizia ha detto che Sinner può giocare"

Sulle possibili insinuazioni della gente per la durata della sospensione, Nadal ha aggiunto: "No, spero proprio che non ce ne saranno, perché alla fine è la giustizia che ha detto che può giocare al Roland Garros. Se hanno pensato che questa fosse la strada da percorrere, la rispetto. Quindi non credo sia necessario vedere la cosa in altri termini. Sono sempre aperto a parlare di come cambiare le cose in meglio, possiamo discutere di questo, ma in termini di pensiero penso che Jannik abbia il permesso e i giudici hanno stabilito che lui giocare in Francia".

 

 

 

 


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