Le parole inedite di Sinner dopo la finale di Wimbledon: "Mi sono passate per la testa tante cose..."

Jannik racconta come ha vissuto gli ultimi istanti di una finale combattutissima e il momento del trionfo: "Lo ricorderò per sempre"

Un Sinner inedito, un Wimbledon vissuto intimamente. Nel vlog "Jannik Sinner - Wimbledon Win 2025", che è stato pubblicato sul canale ufficiale YouTube di Jannik, vengono raccontati alcuni momenti unici delle due settimane vissute a Londra dal numero uno del mondo e dal suo team e resi noti dettagli e parole dell'avvicinamento ad una finale che rimarrà nella storia. Prima della finalissima contro Alcaraz, Sinner analizza la vittoria contro Shelton e si proietta su Djokovic, che poi avrebbe battuto in tre set, facendo un passaggio anche sul gomito dolorante e sulle sue sensazioni nel vivere un appuntamento tennistico così importante.

Dal gomito alla pressione: le parole di Sinner

"La partita di ieri è stata buona. È stato un bel giorno. Oggi dobbiamo fare un po' di pratica, niente di esagerato e poi molto riposo perché ne ho bisogno. Sta andando tutto abbastanza bene, anche il gomito è migliorato. Da qui in avanti tutto ciò che arriva sarà grasso che cola. La partita di ieri (Shelton, ndr) è stata buona ma l'avversario cambia sempre e ogni partita fa storia a sé. Questi momenti bisogna goderseli, bisogna sentirsi onorati di arrivare a giocare certi tornei fino a questo punto. È per questo motivo se mi sono allenato negli anni e se ho fatto tanto duro lavoro. È la seconda volta che gioco una semifinale a Wimbledon contro Novak, l'altra volta ho perso adesso vediamo quanto sono migliorato. Ma non voglio pretendere troppo, non devo mettermi troppa pressione. Vedremo, per scoprire cosa succederà bisogna aspettare domani".


© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Tennis

Sinner: "Per la testa avevo tante cose. Ricorderò tutto per sempre"

Il vlog si chiude con le parole di Sinner post trionfo: "Ho ricevuto un sostegno incredibile in queste due settimane. Sono molto felice, avevo vicino la mia famiglia, gli amici e tutto il team, si è creata un'atmosfera fantastica. Mi sono passate per la testa tante cose: quando ho servito per l'ultimo punto, il momento della vittoria, ma soprattutto mi è piaciuto l'abbraccio finale alla mia famiglia, con le persone che mi conoscono molto meglio di chiunque altro. Avere intorno a me delle persone fantastiche è la cosa che più conta per me. Oggi (il giorno del trionfo a Wimbldeon, ndr) è un giorno davvero speciale, me lo godrò. Questi ricordi saranno con me per sempre quindi sono davvero molto contento".


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Un Sinner inedito, un Wimbledon vissuto intimamente. Nel vlog "Jannik Sinner - Wimbledon Win 2025", che è stato pubblicato sul canale ufficiale YouTube di Jannik, vengono raccontati alcuni momenti unici delle due settimane vissute a Londra dal numero uno del mondo e dal suo team e resi noti dettagli e parole dell'avvicinamento ad una finale che rimarrà nella storia. Prima della finalissima contro Alcaraz, Sinner analizza la vittoria contro Shelton e si proietta su Djokovic, che poi avrebbe battuto in tre set, facendo un passaggio anche sul gomito dolorante e sulle sue sensazioni nel vivere un appuntamento tennistico così importante.

Dal gomito alla pressione: le parole di Sinner

"La partita di ieri è stata buona. È stato un bel giorno. Oggi dobbiamo fare un po' di pratica, niente di esagerato e poi molto riposo perché ne ho bisogno. Sta andando tutto abbastanza bene, anche il gomito è migliorato. Da qui in avanti tutto ciò che arriva sarà grasso che cola. La partita di ieri (Shelton, ndr) è stata buona ma l'avversario cambia sempre e ogni partita fa storia a sé. Questi momenti bisogna goderseli, bisogna sentirsi onorati di arrivare a giocare certi tornei fino a questo punto. È per questo motivo se mi sono allenato negli anni e se ho fatto tanto duro lavoro. È la seconda volta che gioco una semifinale a Wimbledon contro Novak, l'altra volta ho perso adesso vediamo quanto sono migliorato. Ma non voglio pretendere troppo, non devo mettermi troppa pressione. Vedremo, per scoprire cosa succederà bisogna aspettare domani".


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