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Jannik Sinner e Carlos Alcaraz adesso faranno tutti gli scongiuri del caso, ma vedendo il finale del 2024 e questo 2025 appare evidente a tutti come il loro dominio possa essere incontrastato per i prossimi anni. Se magari possiamo lasciarci il beneficio del dubbio andando nel lungo periodo, nel breve &egrave; difficile trovare qualcuno che possa inserirsi in questa rivalit&agrave;. L&rsquo;era dei &lsquo;Fab Four&rsquo; sembra lontana e all&rsquo;orizzonte non si vede un Novak Djokovic che a

Jannik Sinner &egrave; sempre pi&ugrave; sulla bocca di tutti e anche al Festival del cinema di Venezia non poteva mancare una citazione al numero uno al mondo. L&#39;azzurro, che si prepara a scendere in campo nella giornata di domani per disputare la sfida di ottavi di finale degli US Open contro Alexander Bublik, &egrave; infatti stato chiamato in causa da Pierfrancesco Favino, il quale nel suo ultimo film &quot;Il maestro&quot; ha interpretato proprio un maestro di tennis, Raul Gatti, che dopo una profonda crisi si trova ad allenare una promessa della racchetta, il tredicenne Felice, fino ad allora guidato con regole ferree dal padre ingegnere alla Sip, pronto a sacrificare tutto per lui.

<h2>Favino su Sinner: &quot;Scordatevi che possa interpretarlo io&quot;</h2>

A margine della presentazione del film, Favino ha spiegato: &quot;Viviamo un momento nel quale c&#39;&egrave; l&#39;ossessione sociale per cui si deve per forza essere di successo per potere esistere. Questa storia tra le varie vene ha anche quella di mostrare che si pu&ograve; stare al mondo anche se non vinci, se non sei per forza il numero uno&quot;. L&#39;attore romano &egrave; poi stato interrogato su un possibile film che racconti la storia di Sinner:&nbsp;&quot;Nella sua storia &egrave; molto interessante - la risposta Favino - il fatto che venga da una zona che non ci fa pensare al tennis, &egrave; come un grandissimo comandante di navi vichinghe che nasce sui monti&hellip; non so chi lo potrebbe interpretare... scordatevi che sia io&quot;.&nbsp;

Favino e la battuta su Sinner a Venezia: "Chi potrebbe interpretarlo? Non lo so ma scordatevi una cosa..."

L'ex stella del tennis dice la sua sul percorso di Jannik agli Us Open: "Se gioca contro avversari che puntano solo sulla forza, li tritura. Se invece chi ha di fronte sa offrire delle variazioni, la situazione potrebbe cambiare"

Jannik Sinner continua a vincere. Nonostante qualche problema nell&#39;ultima sfida agli Us Open contro Shapovalov, il numero uno al mondo si prepara ad affrontare agli ottavi di finale il kazako Bublik, l&#39;ultimo ad averlo battuto sull&#39;erba di Halle. A presentare la sfida di Jannik ci ha pensato il mitico duo Panatta-Bertolucci che durante il podcast &quot;La telefonata&quot; hanno raccontato le loro impressioni dopo la sfida vinta dall&#39;azzurro in modo piuttosto sofferto contro Shapovalov. &quot;Jannik ha avuto difficolt&agrave; nella prima ora di gioco, poi si era capito che l&#39;avversario non avrebbe retto quei ritmi&quot;, ha detto Adriano. &quot;Ora sarei proprio curioso di vedere Sinner giocare contro Musetti, una sfida all&#39;orizzonte tra l&#39;altro. Lorenzo sa fare tutto e quando lo fa bene pu&ograve; mettere in difficolt&agrave; chiunque, anche Jannik. Quando Sinner incontra quelli che giocano come lui li trita senza piet&agrave;, vicerversa se si trova davanti giocatori che sanno cambiare il gioco e trovare variazioni e soluzioni diverse, allora pu&ograve; andare in difficolt&agrave;. Lo abbiamo visto con Shapovalov o Dimitrov a Wimbledon&quot;, ha proseguito Panatta. &quot;Musetti contro Cobolli ha dimostrato di giocare a tennis benissimo, dimostrando di avere maggiori opzioni rispetto a Cobolli che, secondo me, avrebbe bisogno di cambiare un po&#39; la sua programmazione. Secondo me gioca troppo&quot;.&nbsp;

<h2>La battuta di Panatta sulle scarpe di Sinner</h2>

Panatta e Bertolucci hanno poi parlato delle scarpe di Sinner: &quot;Hai visto che a un certo punto Jannik ha cambiato le scarpe? Da quel momento non ha pi&ugrave; perso un game. La vera notizia, per&ograve;, &egrave; che aveva un paio di scarpe di ricambio in borsa. Te ce l&rsquo;avevi due paia di scarpe quando scendevi in campo?&quot;, ha domandato ironicamente Panatta a Bertolucci.&nbsp;

<h2>I dubbi di Panatta sulla sfida tra Sinner e Bublik</h2>

La chiosa &egrave; sulla sfida contro Bublik: &quot;Non si pu&ograve; parlare di rivincita perch&eacute; il kazako ha battuto Jannik al meglio dei tre set, quando si gioca in uno Slam &egrave; tutto un altro sport. Io sono abbastanza tranquillo anche un giocatore come Bublik pu&ograve; dare qualche fastidio al numero uno al mondo&quot;, ha concluso Panatta.

Panatta e la frase su Sinner: "Sarei curioso di vederlo giocare contro Musetti. Secondo me...". Poi la battuta sulle scarpe di Jannik

Panatta su Sinner: "Curioso di vederlo contro Musetti"

Favino e la battuta su Sinner a Venezia

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