Shanghai, c’è il problema dell’aria: “Come si può giocare a tennis in queste condizioni?"
Il Masters 1000 di Shanghai non è iniziato nel migliore dei modi per quanto riguarda l'impatto delle condizioni di gioco sui tennisti. Il francese Terence Atmane si è dovuto ritirare a causa di un malore causato dall'eccessivo caldo, mentre l'ungherese Marton Fucsovics si è improvvisamente accasciato al suolo dicendo all'arbitro "Sto morendo", sempre per via delle alte temperature abbinate all'umidità. Un episodio simile si è verificato durante un altro match di primo turno, quello tra il serbo Hamad Medjedovic e il francese Arthur Rinderknech, terminato con il ritiro del primo a inizio secondo set. Non è passato inosservato tanto che sui social si è scatenato il dibattito in merito alle condizioni di gioco estreme, sollevato dagli stessi giocatori.
L'accusa di Medjedovic
"Come potete lasciarci giocare in queste condizioni?" Questa la prima frase pronunciata da Medjedovic non appena è entrato in campo il medico. Il serbo ne ha richiesto l'intervento dopo 40 minuti di gioco a causa di un malessere. "Sotto questo tetto non c'è aria - ha tuonato, per poi ribadire - Qui non c'è aria" - come a voler esprimere tutta la sua preoccupazione. Ovviamente le condizioni erano le stesse per l'avversario, che dal canto suo non ha accusato difficoltà né si è lamentato. Tuttavia ciò che sosteneva Medjedovic era più che comprensibie. L'umidità a Shanghai sfiora infatti al 90% e, con il tetto chiuso, anche un'attività semplice come respirare diventa particolarmente complicata.