"Cancellato Wimbledon, l'annuncio arriverà mercoledì"

Dirk Hordorff, vicepresidente della Federtennis tedesca, rivela: "E' la sola decisione possibile, non ci sono dubbi. Non si può giocare a settembre-ottobre, l'erba sarebbe troppo umida"
"Cancellato Wimbledon, l'annuncio arriverà mercoledì"© EPA
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ROMA – Il torneo di Wimbledon 2020 sarà definitivamente cancellato. Lo anticipa alla stampa il vicepresidente della Federazione tedesca di tennis (DTB), Dirk Hordorff, come rivela il quotidiano spagnolo La Vanguardia: "Le decisioni necessarie sono già state prese e Wimbledon deciderà di annullare mercoledì prossimo. Non ci sono dubbi. Wimbledon ha dichiarato che avranno una riunione del consiglio mercoledì prossimo e prenderà la decisione finale lì”. Nei giorni scorsi, l'All England Club aveva annunciato un’imminente decisione. “Non è realistico immaginare il torneo con restrizioni di viaggio – spiega ancora Hordorff  - è un torneo internazionale di tennis in cui centinaia di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo viaggerebbero. E’ impensabile”.

Anche il Roland Garros è in bilico

Il dirigente tedesco rivela poi che l’intera stagione sull’erba è destinata allo stop: "E' la sola decisione possibile. In linea teorica uno può immaginare di giocare a Parigi tra settembre e ottobre, ma non a Wimbledon: l'erba sarebbe troppo umida", ha aggiunto ai francesi di L’Equipe. Hordorff ha messo poi pesantemente in dubbio la possibilità che il Roland Garros possa giocarsi a settembre: "Io credo che non si giocherà nelle nuove date che hanno stabilito - le sue parole - i dirigenti di Atp e Wta sono stati chiari: il modo di agire di Roland Garros è inaccettabile. Non è un dettaglio il fatto che anche Wimbledon e gli Us Open si siano associati con una dichiarazione comune con Atp e Wta. Nessuno è contro il Roland Garros. E' un torneo fantastico, importantissimo. Se ci fosse la possibilità di giocarlo tutti sarebbero contenti. Ma il loro modo di agire, le date scelte, la mancanza delle qualificazioni. Così non può funzionare. Se si comincia comportarsi così, il tennis è morto".


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