Berrettini confessa cosa è cambiato dopo il primo set: “Non la strategia, ho fatto un lavoro pazzesco su…”

Il tennista azzurro commenta il match a fine partita: "Non mi sentivo a mio agio, poi tutto è andato in modo differente"
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Matteo Berrettini mette a segno la più bella vittoria della carriera e allo stesso tempo fa un favore a Sinner, che potrà sicuramente presentarsi ancora da numero uno al suo rientro nel torneo di Roma. Sinner a parte, la scena di oggi è giusto che sia tutta del romano, che soffre un set ma poi riprende in mano la partita e batte Zverev con merito. Il numero due del mondo forse non si aspettava di trovare un avversario così pronto a giocarsela anche nei lunghi scambi, tenendo benissimo il campo anche quando il fiato cominciava a mancare. 

Le parole di Matteo

A fine partita Berrettini ha analizzato la partita: "Pazzesca, soprattutto mentalmente ho dovuto fare un grande lavoro per cambiarla. Non ho cambiato strategia di gioco dopo il primo set, ho cambiato l'attitudine e ho cominciato a credere di più in me stesso, i primi game del secondo set sono stati fondamentali e sono molto fiero di come ho gestito il finale con grande coraggio". Il romano prosegue: "Non colpivo servizio e diritto come ieri, mi sono dovuto adattare alle condizioni e lui giocava benissimo e in modo molto profondo, non mi sentivo a mio agio. Poi mentalmente ho fatto un salto in avanti, sono stato più aggressivo perchè per vincere questa partita dovevo fare le cose giuste. Questo è cambiato ed ha funzionato".

 

La superficie preferita

Il finale è un pensiero sulla terra rossa: "Sulla terra sono cresciuto, fino a 19 anni ho giocato soprattutto sulla terra. È una delle mie superfici preferite e purtroppo non ci si gioca tanto. Ho mancato per qualche anno i tornei più importanti e ora sono molto contento. Qui mi sento a mio agio".

 


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