BELGRADO (SERBIA) - È un Novak Djokovic carico e ambizioso quello che si prepara al 2025. Il fuoriclasse di Belgrado, n.7 del ranking Atp, si racconta in una intervista a 'Sky England' e, tra i vari temi toccati, torna sulla scelta di Andy Murray come coach: "Ho passato due mesi a chiedermi se avessi bisogno di un nuovo coach e se sì quale sarebbe stato il profilo ideale", sottolinea Nole. "Qual è il coach perfetto? Quello che ha affrontato le stesse esperienze che affronterò io. Il nome di Andy Murray è saltato fuori. gli ho fatto una telefonata. Ci siamo trovati subito e ha accettato dopo pochi giorni e io non potrei esserne più felice".
Djokovic avvisa Sinner: "Ho ancora grandi progetti per il futuro"
"Questa collaborazione - prosegue l'asso di Belgrado - è una sorpresa per me, per tutti e per il tennis, lui è stato uno dei miei più grandi rivali, abbiamo la stessa età, e adesso non vedo l'ora di scendere in campo e preparami per la prossima stagione". L'obiettivo di Nole è chiarissimo: provare a vincere per l'11esima volta gli Australian Open, superare Margaret Court e mettere pressione al numero uno al mondo, Jannik Sinner: "Questo è uno dei motivi principali per cui ho chiesto ad Andy di lavorare con me. Ho ancora grandi progetti, quindi finché sarà così continuerò. Cercherò di tornare forte perché sento che il mio corpo me lo permette. Sono sempre motivato a vincere gli Slam e fare ancora più storia".