Djokovic e la nuova vita in Grecia: le parole che svelano tutta la verità
ATENE (GRECIA) - "Ritiro sempre più vicino? Molte persone pensavano che dopo le Olimpiadi (trionfo a Parigi 2024 nella finale contro Carlos Alcaraz, ndr), dopo aver vinto la medaglia d'oro, avrei concluso la mia carriera ma non gioco a tennis solo per i risultati". Così Novak Djokovic, intervistato dal sito greco specializzato 'SDNA', allontana le voci sul possibile addio al tennis. Il fuoriclasse serbo, impegnato nel torneo 250 di Atene - debutto in programma oggi, martedì 4 novembre, contro il cileno Alejandro Tabilo al secondo turno - poi aggiunge: "Ovviamente il successo è una parte importante della mia motivazione, ma gioco a tennis anche perché mi piace molto la competizione. Mi piace il processo e tutto ciò che il tennis mi porta: a me personalmente, alla mia famiglia, ma anche il contributo che darò al tennis finché rimarrò un professionista attivo. Quindi - prosegue Nole - ci sono più motivi per cui continuo a giocare oltre ai risultati. Quando raggiungi tutto, quando vinci l'oro olimpico, certo è un po' strano tornare ai tornei e ricominciare da zero. Ma allo stesso tempo è una fonte di ispirazione: sento di avere ancora la motivazione e la voglia di affrontare nuove sfide".
Djokovic: "Finché giocherò sarò sotto i riflettori. Voglio contribuire allo sviluppo del tennis"
"So che finché giocherò sarò sotto i riflettori", sottolinea ancora il classe 1989 nativo di Belgrado. "Sono consapevole di questa responsabilità, ma non mi preoccupa: anzi, mi piace. Mi piace poter contribuire allo sviluppo, alla popolarità e al progresso del nostro sport. Ci sono altre ragioni che sono private e delicate per me, ma anche ragioni di lavoro. Quindi, ci sono diversi aspetti che mi spingono a continuare a competere. Non si tratta solo dei successi o dei risultati".