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ROMA - La collaborazione con Amelie Mauresmo "ha funzionato eccome. Per due anni penso che i risultati siano stati buoni", ma "forse, a meno che io non vinca uno Slam, alla fine è così la gente giudica se è andata bene o male". A sostenerlo è dello scozzese Andy Murray, commentando la decisione di concludere, dopo due anni, la sua collaborazione con la ex tennista francese che gli faceva da coach.
"Quando lei è arrivata nel team - precisa Murray, da ieri a Roma per preparare l'esordio agli Internazionali di tennis Open Bnl - stavo facendo veramente fatica. Non stavo andando bene. La mia fiducia era bassa e stavo andando nella direzione sbagliata. Il tempo che abbiamo speso assieme è stato positivo.
È solo un peccato che non sia riuscito a vincere uno slam", ha concluso Murray, che sulla domanda se si è fatto un'opinione su Sadiq Khan, il primo sindaco di Londra di religione musulmana, glissa: "No, non mi sono fatto alcuna opinione al riguardo...".
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