Berrettini: “Musetti? A 18 anni non avevo il suo stesso tennis”

Il tennista romano è ai quarti degli Internazionali d’Italia: “Sono in forma, alla fine vince quello che gioca meglio”
Berrettini: “Musetti? A 18 anni non avevo il suo stesso tennis”© EPA
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"Non è facile arrivare ai quarti, non ci ero mai riuscito. È stato un bel braccio di ferro con Stefano (Travaglia, n.d.r.) e sono riuscito a spuntarla. Se sono arrivato ai quarti significa che sono in forma e le partite le ho vinte. Alla fine vince quello che gioca meglio e che ha più voglia". Lo dice Matteo Berrettini, per la prima volta ai quarti di finale degli Internazionali Open Bnl d'Italia dopo aver battuto il marchigiano Stefano Travaglia nel derby italiano agli ottavi. "Ero favorito? Ma solo in termini di ranking, Stefano so che mi può dare molto fastidio - chiarisce il tennista romano - Sono stato bravo a rimanere lì, nonostante aver perso il break ho giocato meglio i due tie-break, quello è stato il segreto della partita. C'ero sia mentalmente che fisicamente". Il plauso di Berrettini va anche ai giovani azzurri Lorenzo Musetti e Jannik Sinner: "Sono impressionanti sia lui che Jannik, era amareggiato ma già l'ho visto con l'occhio pronto per i prossimi appuntamenti. Con Lorenzo ci somigliamo per alcune cose, ma a 18 anni io non avevo il suo stesso tennis".

Berrettini sugli stadi vuoti

La decisione di riaprire al pubblico degli Internazionali di tennis a Roma a partire dalle semifinali "sicuramente è una cosa molto positiva, ovvio che mi sarebbe piaciuto che ci fossero dall'inizio o già da domani. Ma ti dà mille motivazioni perché mille persone non sono poche. Detto questo - ha aggiunto - la voglia di vincere ogni partita rimane la stessa. Vediamo come evolve ma credo sia una cosa molto positiva per il torneo in generale. Mi sto abituando a giocare senza pubblico al Centrale, ma fa male al cuore vedere questo stadio vuoto". 


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