Internazionali d’Italia, Fognini infiamma Roma: “Me lo merito”

In un Pietrangeli in delirio, gioca benissimo e batte Kecmanovic: Domani se la vedrà con il “monello” Rune
Internazionali d’Italia, Fognini infiamma Roma: “Me lo merito”© ANSA
Lorenzo Ercoli
4 min

ROMA - Lo stadio più bello del mondo, il campo degli italiani. Il boato del Pietrangeli non è arrivato per un gol di Bove, ma per la vittoria di Fabio Fognini. “It's not over, again”, l'avventura romana del taggiasco continua con la vittoria su Miomir Kecmanovic per 6-3 7-6(8). «Siamo tutti un po’ Fognini», lo striscione che riassume le emozioni di una partita e di una carriera. Ancora prima della componente emotiva c’è una prestazione che entra di diritto tra le migliori della carriera dell’ex numero 9 del mondo. Alla stretta di mano che vale l’accesso al terzo turno degli Internazionali d’Italia, domani la sfida contro Holger Rune, Fognini ha messo a segno 42 vincenti e non ha mai concesso palle break. Dieci giorni fa, quando ha svolto all’Enjoy Sporting Club il suo primo allenamento romano, Fabio faceva fatica a muoversi: «Una settimana fa non avrei mai creduto di poter raggiungere il terzo turno. Il mio tennis se sto bene vale più della mia classifica e l’ho dimostrato di nuovo. Un eventuale terzo set? Avrei lottato e se avessi perso mi sarei “suicidato”, ma ho meritato di vincere in due».

Le ambizioni di Fognini

Liberatoria in questo senso la serie di vincenti giocata nel tie-break, a riprova della freschezza mentale nelle fasi calde del confronto. Per eguagliare il miglior risultato ottenuto nella capitale, i quarti di finale del 2018, servirebbero altre due vittorie. L'impresa non è facilmente replicabile, ma la gioia di vincere davanti al figlio Federico non è al pari dei trionfi dei giorni migliori. «Ti ricordi quando abbiamo vinto Montecarlo? - ha scherzato in conferenza stampa con il piccolo Federico, che ovviamente ha risposto con un no - battute a parte vincere davanti a lui e Flavia vale doppio. In queste settimane abbiamo avuto la conferma che viaggiare insieme sarà impossibile. Quindi, a seconda di quando ancora vorrò giocare, per un po’ dovranno ancora sostenermi da casa. Da cosa dipenderà? Diciamo che se dovesse arrivare un altro infortunio sarebbe dura. Quando mi sono affidato a Barazzutti, persona che mi conosce sotto tutti i punti di vista, gli ho chiesto di dirmi senza peli sulla lingua se pensava che potessi dare ancora qualcosa. La sua risposta è stata positiva quindi siamo ripartiti. L’alternativa sarebbe stare a casa con i figli (ride)». L’infortunio alla caviglia post Estoril non ha minato queste nuove certezze e anche nella vita di tutti i giorni, Fabio ha lavorato sulla riabilitazione: «In queste settimane ho fatto il papà, portavo a scuola i figli e poi andavo a fare riabilitazione. Nella routine quotidiana faccio più fatica a causa dell'età, ma credo sia giusto premiarmi. Ho passato periodi in cui non potevo allenarmi e avevo perso un po' di fiducia, non avrei meritato di chiudere in questo modo».

Niente Wimbledon

Al via in questo torneo da numero 130 del mondo, Fognini punta a riprendere quota e dopo Roma potrebbe essere decisivo il Roland Garros. Al momento è quattro posizioni fuori dall’ingresso nel tabellone principale, che non dovrebbe essere in discussione. Dopo lo slam su terra invece arriverà la rinuncia all’erba: «Voglio fare risultato a Parigi, mentre vi dico già che salterò Wimbledon. A 35 anni non ho voglia di giocare le qualificazioni. Naturalmente dovrò giocare dei Challenger grandi per risalire: sono pronto a farlo».


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