L'urlo liberatorio di Berrettini alla fine esplode insieme a quello di tutto il suo pubblico a Roma. Matteo è emozionatissimo dopo la vittoria in due set contro Jacob Fearnley al suo debutto agli Internazionali d'Italia, dove mancava dal 2021. Quattro anni sono un'eternità, alla fine però si è scrollato di dosso la paura. "Mi siete mancati", ha scritto sulla telecamera. Nell'intervista in campo dopo la vittoria si è dovuto fermare due volte per respirare, era davvero troppo l'emozione, e probabilmente si è anche commosso un po'. “Se potessi sentire i miei battiti cardiaci - dice Berrettini - lo capiresti. È la città in cui sono nato e cresciuto, ho sempre sognato di giocare in questo campo e per troppo tempo mi siete mancati voi, mi è mancata questa atmosfera. A un certo punto sembrava quasi impossibile scendere in campo e invece grazie al mio team e alla mia famiglia che mi sono stati vicino. E grazie a voi che mi avete sostenuto e mi avete dato energia perché volevo vivere questo e alla fine è solo questione di emozione".
Berrettini: "Sono riuscito a reagire grazie al pubblico"
Berrettini è sceso in campo con la maglia azzurra, quella della nazionale, che evoca ricordi bellissimi. Il problema agli addominali che lo aveva costretto al ritiro a Madrid gli aveva fatto rivivere certi fantasmi che oggi sono andati via sul Centrale, grazie al calore del pubblico romano: “C’è stato tutto, ovviamente sono sceso in campo sapendo che non potevo giocare il mio miglior tennis, non mi sono allenato tantissimo e ovviamente questo campo ti dà tantissimo ma in termini di tensione ti toglie anche un po’. Quindi sono sceso in campo con tantissima voglia e mi sono solo detto di lottare e di stare lì e non importava quanto giocassi mai. Secondo set mi sono un po’ complicato un po’ la vita, però grazie al pubblico e all’energia che avevo dentro sono riuscito a reagire e facendo gli scongiuri del caso sto bene". Alla fine ultima carica di energia: un selfie con i suoi tifosi. Ora è atteso dalla sfida del terzo turno contro Ruud, lunedì 12 giugno.
Berrettini: "Ecco cosa ho provato in campo"
“Cosa è successo nel secondo set? Quello che succede durante le partite - ha commentato Berrettini in mixed zone - un calo di attenzione. Ho avuto la palla del 2-2 non ho giocato benissimo, lui è stato bravo e mi sono ritrovato un break sotto, la cosa più importante è che poi ho reagito. Fisicamente come mi sento? Facciamo gesti, però sto bene. È stata una bella prova anche per quello, perché poi così tanto tempo in campo non lo passavo da un po’, quindi bene. Vincere questa partita è un bel segnale, un segnale che con la testa ci sono, che ho tanta voglia. Avevo tanta voglia di tornare in campo qui a Roma, che è un campo speciale per me. L’emozione è stata pazzesca, appena entrato in campo è partito il primo brivido, poi un’altro paio di brividi durante il match, soprattutto quando ho annullato il set point. Poi quando ho visto che lui ha iniziato a rallentare un po’ e il tie-break stava andando così, ho gustato fino all’ultimo la vittoria. Poi mi ha detto che aveva i crampi”.
Berrettini: "Quattro anni senza Roma? Una bella m..."
"Come sono andati questi quattro anni senza Roma? Una bella m... (ride, ndr). Non credo ci siano parole positive, è sicuramente un torneo che segno sul calendario, è sempre bello tornare perché ovunque io guardi c'è gente che conosco. Tanta sofferenza. Ruud o Bublik? Sono due giocatori completamente diversi, io mi preparo su di me. Per fortuna ho un giorno libero e posso preparare al meglio la partita".
Berrettini: "Mi sono svegliato presto stamattina, c'era tensione"
"Ovviamente c'era tensione, ma ovviamente ogni volta che mi saliva un po' di tensione sorridevo e dicevo che era quello che volevo. Ho dormito abbastanza bene, anche se stamattina mi sono svegliato prima della sveglia, un po' di tensione c'era".
"Sinner? L'ho visto felice e sorridente"
"Sinner? Saprà benissimo come affrontare tutto, credo che Jan sia superfelice di stare qui, l'ho visto felice e sorridente, per tutti noi è un bene che sia tornato, per noi italiani e per il pubblico, è il giocatore più forte del mondo, e credo che saprà gestire meglio di me tutto quello che succederà".