Sinner entra in sala stampa e si prende subito un grande applauso dai giornalisti presenti. Poi inizia a parlare ma è difficile, perché da sotto arrivano i cori dei tifosi: "Olé, olé, olé, Sinner, Sinner". Jannik prova a far finta di niente, ma alla fine non ce la fa, si interrompe un attimo e si mette a ridere. Il pubblico di Roma gli ha fatto sentire così il suo calore fino alla fine. "È stata un'esperienza bellissima giocare qui a Roma - dice Sinner - in Italia, il sogno da bambino. Il pubblico è stato fantastico. È stata una settimana incredibile per me, partite bellissime, partite che potevano andare meglio. Ora ho un paio di giorni per resettare ed essere pronto per il Roland Garros".
Sinner e il calo con Alcaraz
Con Alcaraz è calato molto nel secondo set, una cosa simile era successa in semifinale a Parigi nello scorso anno: "L'anno scorso con Alcaraz a Parigi è stato un po' diverso - spiega Sinner -. Se vogliamo fare uno step dobbiamo migliorare alcune cose, i dettagli fanno la differenza. Il movimento, capire dove stare in campo, è un po' diverso che sul cemento. Però questo era un buon test per vedere dove sono sulla terra battuta, era buono giocare contro di lui, prima di due slam importanti. La terra rossa è la superficie dove faccio più fatica, che mi piace di meno questo non è un segreto. Però fare la finale al primo torneo è sicuramente buono, ora a Parigi devo alzare l'intensità e mantenerla alta più a lungo possibile".
Sinner e il rimpianto sui due set point
Sinner ha qualche piccolo rimpianto, e da domani lavorerà sicuramente per diventare più forte sotto certi aspetti: "Secondo me è il movimento in generale, sulla terra devo migliorare, come muovermi. Però mi mancano un po' di partite, mi mancano questi punti importanti, come quelli 15-40 sul 6-5, difficile che li sbaglio. Però può succedere, è il tennis. Oggi è stata una bella lezione, a volte mi è girata non benissimo. Però per questa volta va bene così, abbiamo fatto un buon torneo. Ci siamo preparati bene per questa partita. Il mio gioco quando gioco bene dà fastidio a lui e il suo gioco da fastidio a me. Lui sicuramente è capace di fare più cose, la smorzata, si muove meglio. Proprio su questo dobbiamo lavorare per migliorare certe cose. Siamo a un buon punto per essere il primo torneo. A Parigi sarà uno slam, la tensione salirà perché per me è ancora più importante, però ripeto. Partita dopo partita e giorno dopo giorno sarà sempre più difficile, però ci stiamo preparando bene".