Sinner-Medvedev alle Finals: l'incubo del russo e le insidie per Jannik

Insieme al numero 2 del mondo Alexander Zverev, è l’unico ad aver vinto le Nitto Atp Finals; senza considerare le riserve Grigor Dimitrov e Stefanos Tsitsipas, campioni a Londra nel 2017 e nel 2019. Leggi i dettagli
Sinner-Medvedev alle Finals: l'incubo del russo e le insidie per Jannik© EPA
Lorenzo Ercoli
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TORINO - Insieme al numero 2 del mondo Alexander Zverev, è l’unico ad aver vinto le Nitto Atp Finals; senza considerare le riserve Grigor Dimitrov e Stefanos Tsitsipas, campioni a Londra nel 2017 e nel 2019. Per Daniil Medvedev, questa è stata un’annata sottotono: la prima dopo tanti anni in cui la sua continuità gli ha permesso di sollevare titoli importanti. Le sorti del suo 2024 si sono legate inevitabilmente a Sinner e alla famigerata finale degli Australian Open, persa dopo aver vanificato due set di vantaggio; uno scenario vissuto sulla Rod Laver Arena due anni prima contro Nadal. Dopo quella sconfitta, solo un’altra finale, persa a Indian Wells contro Alcaraz, e una serie di match opachi per un giocatore che in passato è stato sinonimo di costanza ai vertici.

Medvedev, superati i problemi alla spalla

Il suo tennis, storicamente, si adatta bene alla superficie delle Finals, nonostante le minime variazioni di rapidità tra le edizioni, un fattore che, insieme alle sue ottime condizioni fisiche di fine stagione, ha spesso creato una combinazione vincente. A Bercy ha raccontato di aver superato i problemi alla spalla che lo hanno penalizzato in Cina e in Arabia Saudita contro Sinner, ma proprio per questo la sconfitta all’esordio contro Popyrin appare ancora più come un campanello d’allarme. Mai come quest’anno, per lui non ci sono vittorie garantite: De Minaur ha dimostrato di poterlo battere e, con Fritz, si preannuncia una sfida da classico 50-50. 


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