Sinner, il retroscena che non ti aspetti: c’entra la Juve

Per presentarsi al via del Roland Garros Jannik pianificherà il percorso riabilitativo e si affiderà al centro riabilitativo bianconero (lui che è del Milan)
Ronald Giammò
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ROMA - Smaltita la delusione per non poter scendere in campo, archiviata l’influenza che lo ha costretto a saltare il saluto del pubblico romano riservato alla Nazionale capace di riportare in Italia la Coppa Davis dopo più di quarant’anni d’attesa - Coppa che da ieri fa bella mostra di sé, esposta in una teca, tra il Centrale e il Pietrangeli -, e percorsi i viali del Foro Italico per presenziare agli appuntamenti commerciali previsti con i suoi sponsor, Jannik Sinner ha lasciato Roma per far ritorno a Montecarlo da dove adesso pianificherà percorso riabilitativo e marcia d’avvicinamento con cui spera di presentarsi al via del Roland Garros. 

Ospitalità Juve a Sinner

L’anca è articolazione delicata - Andy Murray ne sa qualcosa - e le frasi pronunciate dal numero 1 italiano in conferenza stampa tre giorni fa («Mi fermerò un altro po’ se non dovessi recuperare al 100%. Non voglio buttare anni di carriera in futuro, non ho fretta») sono giunte come un vero e proprio campanello d’allarme da non sottovalutare. Pena: il rischio di rendere cronico un infortunio che ne pregiudicherebbe il prosieguo della carriera. Meglio quindi esser prudenti e affidarsi a strutture d’eccellenza in grado di fornirgli tutto il supporto necessario.  
La struttura prescelta è il J Medical, centro riabilitativo della Juventus (curiosità: l’azzurro è tifoso del Milan), che ospiterà Sinner per il tempo necessario affinché l’infiammazione svanisca. Terapie e acqua, questo il menù che l’attende e che gli sarà servito dagli uomini di fiducia Giacomo Naldi e Umberto Ferrara. Il tutto, giovandosi di una piscina dove in assenza di carico verrà svolta buona parte della riabilitazione. Il Roland Garros prenderà il via il prossimo 26 maggio. Tempo per recuperare, in teoria, ce n’è. Così non fosse, ce ne sarà. 


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