"Sinner? Purtroppo, conoscendo l’ambiente della Wada e dell’Itia, una squalifica può arrivare quasi sicuramente". A lanciare l'allarme è Daniele Bracciali, ex tennista numero 49 del mondo nel singolare e 21 nel doppio. L'ex tennista azzurro in un'intervista a Mowmag ha lanciato una preoccupante previsione sul ricorso della Wada per il caso doping legato a Sinner.
Bracciali, la preoccupante previsione su Sinner
"Non è giusto squalificare un giocatore se viene appurato che non ha assunto farmaci per migliorare la prestazione e il Clostebol - le parole di Bracciali -. Nel caso di Sinner, non ha cambiato assolutamente niente. La responsabilità oggettiva nella squalifica è una pu****ata. Ci sono casi di tutti i tipi, anche casi in cui la Wada non ha fatto nemmeno appello. Vi ricordate Bortolotti? Era finito al centro dell’attenzione degli organi antidoping sempre per il Clostebol, ma la Wada non ha contestato l’Itia. Bortolotti non è Sinner e non avrebbe fatto tutto questo rumore. Penso che tutti gli italiani abbiano capito chi è Sinner, anche se certi detrattori ci saranno sempre, ma la soluzione giusta sarebbe quella dell'assoluzione. Per lui finirebbe finalmente un periodo con molte tensioni addosso, nonostante le stia gestendo quasi perfettamente. Dal punto di vista della classifica però, in caso arrivasse la squalifica, per lui cambierebbe poco, perché con cinquemila punti di vantaggio Jannik può rimanere fermo tranquillamente tre o quattro mesi. Squalificarlo sarebbe davvero una carognata, che purtroppo in altri casi hanno fatto. Lui è molto forte e lo ha dimostrato. Ma non c’è dubbio che è una decisione simile peserebbe su di lui, anche se non sappiamo in che modo potrebbe eventualmente reagire".