Un'incredibile sorpresa nella notte italiana. Carlos Alcaraz, testa di serie numero 3 del tabellone, è uscito di scena al secondo turno degli US Open per mano dell'olandese Botic van de Zandschulp che ha giocato praticamente il match perfetto per imporsi con il punteggio di 6-1 7-5 6-4. Il numero 74 del mondo, che a New York ha già raggiunto i quarti di finale nel 2021, non aveva mai battuto un Top 10 in uno Slam ed è diventato il primo olandese a superare uno dei primi tre giocatori al mondo dopo Richard Krajicek che sconfisse Pete Sampras nei quarti di finale di Wimbledon 1996. "Non so cosa dire – ha commentato al termine della sfida Alcaraz in conferenza stampa –. Lui ha giocato alla grande, non ha commesso errori e questo mi ha confuso. Non sapevo come gestirlo, come affrontarlo, non colpivo bene la palla, non sono riuscito ad alzare il livello, non mi ha concesso alcuna possibilità. Ho giocato tanti match, sono arrivato qui che non avevo tante energie, ho preso una pausa dopo le Olimpiadi, pensavo fosse sufficiente ma evidentemente non lo era, ma non ci sono scuse. Durante il match ho cercato di lottare anche contro me stesso, contro la mia mente, non solo contro il mio avversario". Una sconfitta pesante che cambia lo scenario della parte alta del tabellone, quella occupata da Jannik Sinner, e cruciale anche in ottica ranking.
Alcaraz out: cosa cambia per Sinner in classifica
La sconfitta dello spagnolo toglie un rivale a Sinner per la corsa al titolo nell'ultimo Slam della stagione. Il numero uno al mondo, che si prepara ad affrontare Christopher O'Connell al terzo turno, è ora il principale favorito per raggiungere la finale nella parte alta del tabellone dove è in rotta di collisione con Daniil Medvedev nei quarti di finale. L'eliminazione di Alcaraz cambia però molto anche in ottica ranking. Dopo il caso doping Sinner ha dovuto rinunciare ai 400 punti guadagnati a Indian Wells, dove fu eliminato in semifinale da Alcaraz, ma il vantaggio sugli inseguitori alla vigilia degli US Open era comunque considerevole: 1900 punti su Djokovic, 2000 punti su Alcaraz e 2325 punti su Zverev. Se il serbo potrà terminare l'avventura a New York al massimo con 7460 punti, e dunque gli stessi con i quali ha iniziato dovendo riconfermarsi campione, Alcaraz ha perso con l'eliminazione al secondo turno ben 670 punti e potrebbe scivolare addirittura al quinto posto dopo lo Slam newyorkese. Nella classifica live è infatti Zverev (6775) ad occupare la seconda posizione del ranking alle spalle di Sinner (9280 punti) e avanti ad Alcaraz (6690 punti) e Djokovic (5560 punti). Il tedesco non potrà comunque sorpassare Sinner dopo il ko a Cincinnati nello scontro diretto in semifinale, ma è il Top 5 che scarterà meno punti da qui a fine stagione. La sconfitta dello spagnolo consolida dunque al momento la prima posizione in classifica di Sinner, che terminati gli US Open dovrà però difendere da qui a fine 2024 un bottino di 2145 punti, a differenza dei 2300 di Djokovic, dei 690 di Alcaraz e degli 810 di Zverev.