Sinner e la frase su Djokovic che fa sperare: “C’è solo un modo per batterlo"

Le parole del tennista italiano in conferenza stampa in vista della semifinale di Wimbledon da giocare contro il serbo
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LONDRA (Inghilterra) - Dopo essere stato fermato lo scorso anno, mancando di poco la storica qualificazione tra i primi quattro a Wimbledon, Jannik Sinner ha ottenuto finalmente questa soddisfazione, superando il russo Roman Safiullin in quattro set. Nel prossimo turno l'italiano dovrà affrontare nuovamente Novak Djokovic, il giocatore che lo aveva eliminato nella scorsa edizione. Nonostante una prestazione eccezionale, portando il futuro campione al quinto set (e andando avanti 2-0), l'altoatesino lasciò il Centre Court con un senso di amarezza. Il ventunenne di San Candido in conferenza stampa ha espresso tutta la sua emozione per questo traguardo storico, concentrandosi già sul prossimo passo: "È una sensazione meravigliosa. Significa molto per me. Come ho detto in campo, c'è stato molto lavoro dietro a tutto questo. Sono estremamente felice di poter disputare la mia prima semifinale qui, in un luogo speciale e su una superficie speciale".

Sinner e la tattica per sfidare Djokovic

Sinner si è poi concentrato sulla semifinale con Djokovic: “Sarà una partita completamente diversa da quella dell'anno scorso. Lui mi conosce meglio e io conosco meglio lui. Sarà anche un po' tattica. È sempre difficile giocare qui contro Novak, soprattutto nei Grandi Slam. Ne ha vinti. Ha vinto l'Australia, ha vinto Parigi. Anche per lui si tratta di un'enorme iniezione di fiducia. Ma sono felice. Lotterò per ogni palla. Mi godrò il momento, sapendo che posso andare forte, cercherò di batterlo. Ora ho due giorni di riposo, per cercare di lavorare su un paio di cose che potrebbero servirmi per il prossimo match. Vediamo come va. Fisicamente sono migliorato. Sono molto più forte. Posso stare in campo per molte ore senza soffrire. Anche dal punto di vista mentale si va in campo diversamente, sapendo di essere anche un giocatore Top 10. Penso che anche dal punto di vista del gioco o del tennis mi sento meglio. Se devo giocare lo slice, ora posso farlo senza pensarci. Prima era sempre un po' diverso. Posso andare a rete sapendo di avere buone volée. Ora ho alcune cose buone nel mio gioco e spero di poterle usare nel modo giusto".


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