Kyrgios, disavventura a Wimbledon: non lo fanno entrare e lo perquisiscono come uno qualsiasi

Il tennista australiano, fermo ormai da mesi, ha scordato il suo pass ed è stato fermato da un addetto inflessibile: "Sapevano perfettamente chi fossi"
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LONDRA - Nick Kyrgios continua a far parlare di sè. Dopo il dietrofront su Sinner di qualche giorno fa, il tennista australiano è tornato virale per un incidente accaduto a Wimbledon. Esiste, infatti, un club privato noto come "Last 8 Club" a cui possono accedere solo i tennisti che hanno raggiunto almeno una volta i quarti di finale dello Slam inglese. Kyrgios sarebbe di diritto invitato, dopo essere stato finalista a Wimbledon nel 2022, ma è stato fermato all'ingresso.

Kyrgios fermato e perquisito: "Sapevano perfettamente chi fossi"

A raccontare la storia è stato proprio il tennista australiano nel podcast di Talk Sport, ammettendo di aver scordato il passo e di aver trovato un addetto inflessibile: "Loro sapevano perfettamente chi fossi, mi hanno riconosciuto, ma non c'è stato nulla da fare. Ho provato a insistere, ma è stato inutile. Loro anche mi hanno chiesto se avessi un documento d'identità valido e ho risposto: ‘Google va bene?'. Non avevo un documento d'identità, mi si è rotto il telefono e ne ho comprato uno nuovo, non avevo nulla con me che dimostrasse che fossi io. Alla fine ho subito una perquisizione come fossi uno qualsiasi - conclude Kyrgios -. In questi casi c'è chi si chiede: ‘Sai chi sono io?'. Non l'ho fatto. Ma una cosa del genere non mi era mai capitata".


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