Diavoli, Dempsey e Borghi squali della finanza su Sky Atlantic

L'adattamento del romanzo di Guido Maria Brera è una serie appassionante che debutterà alle 21.15 di venerdì 17 aprile. I protagonisti, divisi tra Roma e Londra, sono due uomini della finanza che, dilaniati da conflitti personali, si trovano a confrontarsi in continui colpi di scena
Diavoli, Dempsey e Borghi squali della finanza su Sky Atlantic
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MILANO - Il lato più oscuro della finanza che non è, come il cinema ci ha fatto immaginare, solo ville, soldi, macchinoni e belle donne. Questo (e molto altro) è “Diavoli”, l’attesissima serie tv Sky Original che arriverà il prossimo 17 aprile. Due puntate a settimana su Sky Atlantic in prima serata (e in streaming su Now Tv) ci permetteranno di conoscere dall’interno i meccanismi che fanno girare l’economia mondiale e, soprattutto, entrare nella mente dei protagonisti che tirano le leve. Due, in particolare. Dominic Morgan (interpretato da un Patrick Dempsey decisamente dark), CEO di una banca di investimenti a Londra e Massimo Ruggero (il nostro Alessandro Borghi che per l’occasione recita in un inglese stratosferico), l’ambizioso allievo che rischia di superare il maestro. Sono loro i personaggi principali di una storia trascinante fin dalle prime scene. Si gioca molto sulla doppia anima dei protagonisti, sempre al limite tra il buono e il malvagio. Non si riesce ad inquadrarli, difficilmente emergono i loro piani. E’ tutto un susseguirsi di stravolgimenti e un crescendo di dubbi che assalgono nello spettatore durante la visione. Del cast fa parte anche Kasia Smutniak, moglie di Dominic. Anch’essa poco inquadrabile e alle prese con i demoni generati dalla prematura scomparsa di un figlio. Diavoli è una storia di potere, segreti e disinganni ambientata nell'Olimpo della finanza mondiale - è stata girata tra Roma e Londra interamente in lingua inglese. Tratta dal bestseller "I Diavoli" di Guido Maria Brera (edito da Rizzoli), è prodotta da Sky Italia e Lux Vide e realizzata in collaborazione con Sky Studios, Orange Studio e OCS. Nei prossimi mesi sarà visibile anche negli altri Paesi del gruppo Sky ed è stata già venduta in 160 territori. 

Le parole dei protagonisti

Chissà, nella realtà, cosa succederà dopo lo tsunami coronavirus, se gli squali saranno pronti ad approfittare della crisi. Di certo quello che stiamo vivendo oggi non era immaginabile quando Nick Hurran e Jan Michelini ( i due registi della serie) giravano. "Per questo personaggio - spiega Dempsey - ho approfondito molto sul tema e quell'epoca in particolare, affidandomi ai consigli di Brera. Una storia che gioca molto sulle ambiguità dei personaggi, nessuno è del tutto cattivo o un eroe senza macchia, c'è chi nasconde segreti, dolori personali, ognuno ha le sue ambizioni chi per denaro chi per puro potere. Racconta l'alta finanza, un mondo che condiziona le nostre vite in mille modi” ha dichiarato. 

Borghi che è Massimo Ruggero, italiano cresciuto in un villaggio di pescatori, un self-made man di umili origini che ha fatto una brillante carriera a Londra, (nell'originale sentiamo la sua voce nella versione italiana è doppiato) a chi chiede ma chi sono i Diavoli replica: "Non quelli che pensavo prima, ovvero un luogo comune, e lo erano anche per me. Se è vero che ci sono persone che agiscono seguendo esclusivamente i propri interessi personali con un bassissimo livello di etica, mi auguro guardando a domani ce ne siano anche altre che mettono al primo posto le persone”. 

"Ho messo la mia conoscenza al servizio dell'intrattenimento” ha dichiarato Guido Maria Brera, la mente che ha partorito la storia. "La novità della serie è il punto di vista: per la prima volta non è quello americano legato alla gestione del potere. Noi lo raccontiamo dalla parte europea, con gli stati forti e quelli deboli che collassano, con la crisi del 2008 vista dalle nostre banche”. 

La conferenza stampa virtuale: che novità!

La conferenza stampa di presentazione del film è stata l’occasione per sperimentare un nuovo format per fronteggiare la situazione d'emergenza che stiamo vivendo. Sky ha infatti inaugurato una conferenza completamente virtuale. Lo studio 6 del Media Hub Milano Santa Giulia ha fatto da fulcro e regia di quello che è stato un vero e proprio live show, con l'utilizzo di una Robicam (la camera con movimento a 360° nello spazio su tiranti motorizzati, usata nelle grosse produzioni sportive outdoor e indoor solo per grandi produzioni come X Factor) e con la realtà aumentata completamente "trackata" su tutte le telecamere. Tutto sempre attraverso la figura centrale del moderatore, l'unico presente in studio. Una scenografia che ha mantenuto intatte e valorizzate anche le dinamiche di interazione dei tanti giornalisti collegati tramite una piattaforma di Videoconferenza, con gli attori e i registi intervenuti invece da Los Angeles, Londra e Roma. E' stato necessario anche inserire due sistemi indipendenti di traduzione simultanea: uno per il pubblico e uno per i relatori. 

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