Speravo de morì prima, la serie tv su Totti: “Mi ci sono rivisto”

L'ex capitano ha commentato la serie che lo racconta: "Ho scoperto cose di me che non conoscevo. Si ride e ci si emoziona"
Speravo de morì prima, la serie tv su Totti: “Mi ci sono rivisto”© ANSA
Simone Zizzari
5 min

ROMA - Quando il 19 marzo andranno in onda su Sky le prime puntate della serie tv “Speravo de morì prima” per tanti tifosi della Roma tornerà a sanguinare quella ferita mai cicatrizzata sull’addio al calcio (forzato) del Capitano con la C maiuscola, Francesco Totti.

Quella che venerdì andrà in prima serata su Sky Atlantic e in streaming su Now Tv è una divertente via crucis affrontata sotto il punto di vista più intimo di Francesco. E’ una lunga cavalcata verso la consapevolezza della fine dei giochi. Della sfida fra un uomo che ha davanti il peso dei suoi anni ma che non vuole arrendersi e dire basta. Ci proveranno in tanti a fargli aprire gli occhi, in primis il villan della serie, Luciano Spalletti (interpretato da un grandissimo Gianmarco Tognazzi), ma lui, il capitano, proverà a resistere per non darla vinta a nessuno.

Nei panni di Totti c’è uno straordinario Pietro Castellitto, incredibile nella sua immedesimazione nei panni difficilissimi di un calciatore unico e leggendario. Accanto a lui Greta Scarano, bravissima nel vestire i panni di Ilary Blasi e i genitori di Francesco, Fiorella e il compianto papà Enzo, lo sceriffo, interpretati da Monica Guerritore e Giorgio Colangeli.

La serie Sky Original diretta da Luca Ribuoli e prodotta da Wildside, Capri Entertainment, The New Life Company e Fremantle sarà di sei puntate. Il taglio è quello di una serie pop, divertentissima nei primi episodi, più epica e drammatica negli ultimi, quelli più vicini alla fine della carriera di Francesco. Totti viene raccontato nella sua vita privata in un momento particolarmente difficile della sua carriera.

Castellitto: "Totti è un personaggio universale"

"Totti è universale, va al di là del tifo - ha raccontato Pietro Castellitto, straordinario anche nel replicare i tic, gli sguardi e la postura del capitano - e la sua storia, la sua sola immagine è in grado di aiutare le persone. Francesco è come se fosse una rete di salvataggio per tutti noi che ci siamo cresciuti assieme”.

Nicola Maccanico, Executive Vice President Sky, ha dichiarato che “questa serie è stata pensata per andare al di là del tifo. Qui si scopre Totti oltre la sua maglia abbiamo raccontato l'uomo oltre la maglia. E’ un atto d’amore verso una persona unica che ha rappresentato tutto per gran parte dei romani e non solo”.

"Non era facile raccontare un mito come Francesco Totti”, ha dichiarato  Virginia Valsecchi di Capri Entertainment, “per farlo abbiamo scardinato le regole e unito vari generi, dall'epica sportiva alla commedia al romance, perché la vita di Francesca è fatta di tutto questo".

Castellitto, romanista fino al midollo, ha raccontato che già nel diario dei suoi nove anni parlava di Totti come principio fondante del calcio stesso. “Ho provato umilmente a far emergere la parte ironica di Francesco. Lui è anche particolarmente loquace e non me lo aspettavo”.

Totti sulla serie tv: "Ho scoperto cose di me che non conoscevo"

Francesco Totti ha fatto i complimenti al cast e ha svelato un retroscena: "Volevo ringraziare tutti i ragazzi che hanno partecipato a questa serie, in particolare Pietro che ha un ruolo particolare, un ruolo difficile. Ha cercato in tutto e per tutto di farmi uscire come sono realmente. Ho visto delle cose che non conoscevo del mio carattere, del mio essere quotidianamente. Grazie a tutti, un bacione. Questa serie va vista perché è simpatica e emozionante".

Il regista Luca Ribuoli ha raccontato di come Totti e Ilary si siano “commossi nel vederla. Sono sembrati partecipi e curiosi, ogni volta volevano vedere subito la puntata successiva. Non c'è stato nulla che mi abbia fato temere che non gli sia piaciuta. Francesco era molto soddisfatto".

L'aneddoto sullo striscione

E’ emersa anche una curiosità: la produzione ha voluto contattare il tifoso che quel 28 maggio 2017 espose lo striscione che ha dato il titolo alla serie: "Gli abbiamo riconosciuto il copyright - ha spiegato il produttore Gianani - e soprattutto lo abbiamo ringraziato".


© RIPRODUZIONE RISERVATA