Totti, fino all’ultimo gol: il cucchiaio del re di Roma

Dal 21 febbraio su RaiPlay e il 24 febbraio su Rai 3
Totti, fino all’ultimo gol: il cucchiaio del re di Roma
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Venticinque anni con la stessa maglia. L’ultimo pallone calciato in curva è stato il 28 maggio del 2017, una data che nessun tifoso della Roma dimenticherà mai. Il re di Roma, il gladiatore, la leggenda, l’eroe lo hanno chiamato in tutti i modi per definire il campione che Francesco Totti è stato. Di record, di gol, di cucchiai ne ha fatti tanti. L’ultimo ingresso in campo del capitano giallorosso ha infiammato il pubblico dell’Olimpico, mai in silenzio travolto da emozioni e lacrime. Nella ventesima puntata di Ossi di Seppia, quello che ricordiamo, dal 21 febbraio su RaiPlay e il 24 febbraio su Rai 3, Carlo Zampa, speaker ufficiale delle partite della AS Roma, ricorda i momenti più intensi di quel “pupo” diventato capitano. “In tutti i suoi anni di carriera ci ha fatto saltare sulle sedie tante volte, abbiamo esultato duecentocinquanta volte in campionato…I goal più belli per me sono tutti i duecentocinquanta. Ce ne sono alcuni straordinari, impossibili per i comuni mortali. Il cucchiaio è stata una sua follia, solo uno come lui poteva decidere di battere un calcio di rigore in semifinale di campionato europeo, contro l’Olanda. Lo vedevi già dalla faccia, dagli occhi, dall’atteggiamento. Si è preso questa responsabilità con quel mezzo sorriso tipico suo, che quando ti parla non sai mai se ti dice la verità o ti prende in giro. E in quel momento l’ha fatto.  Ha segnato. Ed è tornato vittorioso con quel solito sorriso stampato sulle labbra.”
La nuova edizione di “Ossi di Seppia” prevede ventisei episodi per ventisei “esercizi di memoria” raccontati da testimoni d’eccezione che snocciolano, settimana dopo settimana, quei fatti che hanno colpito l’immaginario nel recente passato, provando a dare chiavi di lettura anche del presente. Prodotta da 42° Parallelo, è la prima serie “nonfiction” pensata per riconnettere i Milllennials e la Generazione Z con il senso della memoria, attraverso un linguaggio vicino ai giovani. Una narrazione continua di eventi che hanno segnato le nostre vite, il nostro pensiero, le nostre abitudini e che rimarranno ancora una volta …quello che ricordiamo.


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