Dragon Ball Z: Kakarot, Son Goku torna più in forma che mai

Bandai Namco regala ai fan del manga di Akira Toriyama un riuscito tie-in della serie.
Dragon Ball Z: Kakarot, Son Goku torna più in forma che mai
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Il 2020 dei videogiochi inizia con l’uscita di Dragon Ball Z: Kakarot. Bandai Namco inaugura il nuovo anno regalando ai fan del manga di Akira Toriyama un tie-in che sa divertire e al tempo stesso sorprendere. Per riuscire in questo, lo sviluppo è stato affidato a degli esperti del settore come CyberConnect2, reduci dai successi della serie di videogiochi ispirati al manga di Naruto. Esperti della tecnologia del cell-shading, sanno come non tradire le aspettative dei fan e gestirne il loro peso.

Dragon Ball Z: Kakarot presenta tutti gli archi narrativi della saga offrendo ai gamer più esigenti ben 40 ore di divertimento, elevabili a 100 con le attività secondarie. Il videogioco è catalogabile nel genere action per via del suo meta, improntato sui combattimenti. Non manca però la componente esplorativa che lo fa quasi assomigliare a un open-world.

Il core business di Dragon Ball Z: Kakarot è, pero, quello dei combattimenti. Alternando scontri difficili con i vari big della serie a incontri un po’ più rilassanti con i vari bot sparsi in giro per la mappa, il vostro compito sarà quello di far crescere il vostro personaggio. La meccanica dei combattimenti prevede attacchi speciali che si alternano con parate e schivate, ma il livello di esperienza del personaggio ne decide il suo reale potere.

Il cibo rappresenta la prima fonte di forza. Cacciando e pescando (e se volete anche raccogliendo) vi guadagnerete il diritto di sedervi a tavola e gustarvi un buon piatto preparato dalle cuoche. Ma non dovete battere troppo la fiacca. L’addestramento vi aspetta per poter imparare sempre nuove mosse speciali da utilizzare in battaglia.

Avete ragione, c’è molto da fare ma in fondo c’era da immaginarselo. Dragon Ball non tradisce mai i suoi fan.


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