Ghost of Tsushima, il destino di un samurai…spezzato

Ghost of Tsushima, l'ultimo lavoro di Sucker Punch, disponibile per PlayStation 4 (PS4) e PlayStation 4 PRO (PS4 PRO)
Ghost of Tsushima, il destino di un samurai…spezzato
2 min

Dopo ben 6 lunghi anni, Ghost of Tsushima arriva tra noi. “Un vero salto nel buio”, come definito dalla stessa Sucker Punch, che dopo la saga di Infamous ha deciso di lanciarsi in uno sviluppo ambizioso e forse un po’ troppo oltre le loro possibilità. Vestiremo i panni di Jin Sakai, un fiero guerriero samurai costretto ad arrendersi di fronte all’esercito mongolo del Khan. Di fronte al massacro della sua gente, con intelligenza e spirito di sacrificio dovrà ricomporre il suo credo e trovare dei validi alleati.

Ghost of Tsushima presenta due anime, una votata al combattimento e un'altra libera e in simbiosi con la natura. Questo dualismo lo si avverte sin dai primi istanti di gioco. Noterete una certa attrazione verso l’isola, come se questa, in qualche modo, volesse comunicare e interagire con voi. Questa prima impressione si rivela, in seguito, una delle key feature del gioco. Il vento e gli animali di Tsushima vi guideranno nel corso dell’esperienza. L’isola nasconde segreti e misteri tutti da scoprire. La componente open world è realizzata magistralmente. Il mondo di gioco contiene ben 40 biomi costruiti con algoritmi procedurali. Il paesaggio che vi circonda cambierà in maniera dinamica, alternando suoni luci e colori catturati direttamente dalla vera isola di Tsushima.

Jin, però, non è solo un valido esploratore. Egli ha passato tutta la sua vita allenandosi con la katana del clan Sakai. Ghost of Tsushima ha in serbo per voi una sfida nella sfida. L’esercito mongolo è ben addestrato per cui dovrete affinare le vostre tecniche di difesa e attacco. Ogni combattimento è una vera propria sfida di riflessi, intuito, tecnica. Il tutto è raccontato come se fosse una pellicola del maestro Akira Kurosawa. Questo, però, sebbene all’inizio possa sembrare il plus del gioco, diventa, nel tempo, un vestito “un tantino stretto”.  


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