A distanza di 3 anni del lancio del secondo capitolo della saga, Project Cars 3 arriva carico di numerose novità. Slightly Mad Studios e Bandai Namco ci riportano su piste e strade di tutto il mondo a bordo di 211 auto pronte a darsi battaglia. Il loro nemico, però, non sarà solo su 4 ruote. L’ambiente circostante, infatti, è in grado di decretare la vostra fine in men che non si dica. Le condizioni atmosferiche e climatiche dinamiche fanno si che il corso della gara non sia mai scontato.
L’artefice di tutto è da identificare nel Madness Engine, il motore grafico proprietario di Slightly Mad Studios. Lo studio londinese ci delizia con una nuova release, in grado di farci fare un corso accelerato su fisica e matematica. Il controllo del mezzo tiene conto di tantissimi parametri, esterni e non, tutti avvertibili con il nostro caro e vecchio controller. Certo, è vero, un joypad non è minimante paragonabile a volante e pedaliera FFB compatibili. Fidatevi, però, se vi diciamo che anche con un Dualshock 4 il divertimento non mancherà.
Merito, questo, del lavoro di reverse engineering eseguito per riportare in auge la periferica regina. La volontà della software house è stata chiara sin da subito, cercando di non sbilanciare il gameplay troppo verso la simulazione. La scelta di non intraprendere una strada esclusivista ha fatto si che Project Cars 3 si aprisse anche ai neofiti del genere. L’introduzione dell’FTUE (First Time User Experience), infatti, segue questi principi.
Per scrivere la vostra leggenda dovete capire quali sono le vostre inclinazioni alla guida. Quest’anno ce ne sono di tutti i gusti. Si inizia dalla carriera sino ad arrivare agli esports, passando dalle sfide alle leaderboards. Adesso sta a voi capire con che