Little Nightmares 2, bentornati nell’incubo

Mono e Six in una terrificante favola
Little Nightmares 2, bentornati nell’incubo
2 min

A distanza di circa tre anni dall’ultimo incubo, Little Nightmares 2 riprende il discorso da dove eravamo rimasti. O meglio, da dove tutto potrebbe essere iniziato. Bandai Namco conferma la fiducia a quei ragazzacci di Tarsier Studios. I dev svedesi, freddi come il ghiaccio, non esitano a riempire il loro gioco con situazioni da brividi. Il canovaccio è sempre lo stesso, l’unica differenza è che questa volta, oltre alla piccola Six, arriva un nuovo personaggio, Mono.

In verità è quest’ultimo il vero protagonista del gioco, che, nelle sue prime fasi, libera l’innocente ragazzina. Non diremo una parola di più sulla storia, che merita di essere vissuta sino alla fine. Chi conosce questo oscuro platform. sa già a cosa va incontro. Chi, invece, si trova alla sua prima esperienza con questa terrificante IP non si sentirà escluso da “rimandi” di trama. Il gameplay, aderente all’impronta originale, subisce qualche modifica.

Gli elementi puzzle lasciano spazio a quelli action. Ovviamente, i primi non sono del tutto scomparsi, ma non sono così presenti come nella precedente avventura di Six. Questa volta si corre e si salta sì, ma facendo molta attenzione a tutto quello che succede intorno. La logica “ridondante” del level design lascia spazio all’illusione di uno spazio aperto, con uno scorrimento orizzontale che scivola verso la libertà di movimento.

Dal punto di vista creativo siamo di fronte a un lavoro di ottima fattura. Questo vale sia dal punto di vista grafico che sonoro. Pensate che in Little Nightmares 2 non è presente nemmeno una parola. Il contesto e gli eventi sono in grado di raccontare, nei minimi dettagli, la storia, accompagnandoci, dolcemente, verso il suo epilogo. Un unico e spassionato consiglio: non giudicatelo solo un semplice platform. Farlo è un grandissimo errore di valutazione.


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