Ghost of Tsushima Director’s Cut, una nuova isola ci aspetta

La nuova generazione chiama e il samurai risponde
Ghost of Tsushima Director’s Cut, una nuova isola ci aspetta
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A poco più di un anno dall’uscita sulla ehi fu PS4, Sucker Punch e Sony ripropongono le avventure del celebre Jin Sakai in Ghost of Tsushima Director’s Cut. Un titolo che potrebbe – leggermente – fuorviare, visto che di tagli/inserimenti narrativi c’è poco e niente. Le novità, comunque, non mancano. Il DLC “Iki Island” ci porterà a spostare la nostra curiosità su una nuova isola a sud-est di Tsushima. Qui una nuova minaccia incombe, meno plateale ma più subdola rispetto al Khan.

L’Aquila metterà a dura prova il buon Jin, che dovrà fare i conti con il suo passato. La ferita mai rimarginata della morte del padre, sarà parte integrante di questa nuova avventura, con dei flashback giocabili in cui (ri)vivremo il passato del nobile samurai. La nuova isola include nuove missioni (alcune con delle dinamiche inedite), abilità, armi e leggende. Nel giro di una decina di ore, però, si porta a casa anche la conquista di questo nuovo territorio.

Oltre al DLC, Ghost of Tsushima Director’s Cut eredita tutte le feature che la nuova generazione di casa Sony porta con sé. A cominciare dal DualSense che dona i benefici del feedback aptico e dei grilletti adattivi nei momenti salienti del gameplay. Descrivere le sensazioni tattili non è come provarle sulla propria mano. Resta, comunque, il fatto che nulla è lasciato al caso. Persino il respiro del cavallo restituisce un feedback particolare.

A livello grafico, quello che era già perfetto è divenuto eccezionale. Il contesto open world del gioco si illumina a festa con una nuova gestione dell’illuminazione globale e dell’occlusione ambientale. I paesaggi sembrano dipinti a mano, forti del supporto al 4K. La coperta si accorcia quando si sceglie di viaggiare in 60 fps, con la risoluzione che scende a 1800p. Un giusto compromesso se si vuole ritornare nei panni del nobile samurai (o dello spettro).


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