Volley, su Rai1 c'è Jack Sintini... a Sua immagine

Al centro della puntata di “A Sua Immagine” di oggi sabato 9 maggio, su Rai1 alle 17.15, ci sarà la storia di Giacomo “Jack” Sintini, grande palleggiatore e figura di spicco della pallavolo italiana
Volley, su Rai1 c'è Jack Sintini... a Sua immagine© GALBIATI
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ROMA - Al centro della puntata di “A Sua Immagine” di oggi sabato 9 maggio, su Rai1 alle 17.15, ci sarà la storia di Giacomo “Jack” Sintini, grandissimo palleggiatore e figura di spicco della pallavolo italiana. Il linfoma di Hodgkin, una serie che sembra infinita di cicli di terapia, la vita di un grande sportivo che sembra spezzata nel pieno della giovinezza. E invece una fede salda, un grande sostegno medico e l’amore e la vicinanza di familiari e tifosi trasforma una storia che sembra già scritta e con un finale tragico in un momento di rinascita meraviglioso. Che apre le porte alla speranza di tutti.
“Jack” sarà in studio con Lorena Bianchetti, anche per raccontare come, con la moglie Alessia, ha dato vita alla “Associazione Giacomo Sintini”, che vuole essere un aiuto concreto, presente e futuro per la “comunità del cancro”. L’Associazione sostiene la ricerca medica contro Leucemie, Linfomi e Mielomi e studia soluzioni per migliorare la condizione fisica e psicologica di chi sta affrontando la malattia.

“Ci sono stati mesi cupi – racconta Sintini – mesi in cui io non vedevo speranza, ma la gente intorno a me, in questo centro d’eccellenza mondiale, me la dava. Mi ripeteva che alla fine del tunnel c’era ancora la vita, c’era ancora la pallavolo. Oggi, posso dire che avevano ragione loro, che abbiamo vinto noi”.

Subito dopo, il consueto appuntamento con “Le Ragioni della Speranza”. Questa settimana don Gino Rigoldi sarà a San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, località colpita dal terremoto del maggio di tre anni fa. Il commento al Vangelo di questa settimana, nel quale Gesù invita ad “amarsi gli uni gli altri come io ho amato voi”, è stato fatto all'interno della chiesa di San Biagio, fulcro operativo dell'associazione di solidarietà “Il porto” che si occupa di accoglienza di persone in difficoltà, e nonostante il terremoto hanno continuato ad ospitare persone in difficoltà di varie nazionalità.
Da circa dieci anni questo gruppo collabora con don Gino nell’accoglienza, tra gli altri, di ex detenuti che sono stati inseriti nel mondo del lavoro e aiutati a trovare casa e ad integrarsi in quella realtà. La casa di accoglienza è intitolata a don Giorgio Govoni, prete operaio morto nel 2001 e ispiratore di queste iniziative di accoglienza di immigrati, che usava dire: “Chi ha lavoro abbia anche un letto”. La casa di accoglienza ospita in media 12 persone in difficoltà.


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