Una folla per l'addio ad Andrea Scozzese

A salutare il patron di Volleyrò, che fu azzurro di pallamano, amici di ieri e di oggi. Il presidente del Coni Malagò: «Sapeva solo correre, più veloce di tutti, con le gambe, con la testa e soprattutto con il cuore». Il ricordo di Luciano Cecchi e Andrea Burlandi
Una folla per l'addio ad Andrea Scozzese
Leandro De Sanctis
2 min

ROMA - Una gran folla, almeno duemila persone, ha reso omaggio ad Andrea Scozzese, il patron di Volleyrò scomparso in un incidente d'auto lunedì scorso, nella Chiesa di San Roberto Bellarmino, ai Parioli che ha ospitato i funerali. Stracolma la chiesa, tantissima gente fuori nel piazzale perchè dentro proprio non era più possibile entrare. Il presidente del Coni Giovanni Malagò era suo amico e suo compagno di circolo all'Aniene: «Sapeva solo correre, più veloce di tutti, con le gambe, con la testa e soprattutto con il cuore» ha detto Malagò, ricordando con commozione Andrea. C'erano i vecchi amici della pallamano, perchè Andrea Scozzese è stato anche azzurro nell'handball ma soprattutto, oltre alle ragazze di Volleyrò, il mondo della pallavolo che nel giro di soli otto anni ha imparato a conoscerlo, apprezzarlo, in qualche caso perfino temerlo, perchè di idee ne aveva tante e spesso cozzavano con le (brutte) abitudini imperanti.

E dopo la funzione, in molti oltre a Malagò hanno lasciato una testimonianza: «Andrea Scozzese lascia un vuoto incolmabile - ha detto Luciano Cecchi, consigliere Fipav - innanzitutto come amico e padre di famiglia, poi come dirigente sportivo. Nel corso degli anni è divenuto per il mondo della pallavolo non solo regionale, ma nazionale un punto di riferimento. Diversi anni fa il presidente del CONI, Giovanni Malagò mi dice che al suo circolo c’era un socio Aniene appassionato di pallavolo e dalle molte idee. Nel giro di poco tempo Andrea dalle idee è passato alla pratica, dando alla pallavolo molto. Il miracolo Volleyrò lo si deve soprattutto a lui, ha portato in alto il nome della pallavolo di Roma e del Lazio. Speriamo che altri ne seguano l’esempio ma colmare il vuoto sarà davvero difficile».
Il ricordo di Andrea Burlandi, presidente Fipav Lazio. «Con Andrea Scozzese se ne va uno dei più lungimiranti dirigenti sportivi che il mondo della pallavolo abbia conosciuto in questi ultimi anni. Sportivo praticante, si era avvicinato alla pallavolo come genitore, rimanendo affascinato dai valori del nostro mondo. Da lì ad impiegare tutte le proprie energie e il vasto panorama delle sue frequentazioni al servizio della pallavolo il passo è stato breve. Andrea con le sue intuizioni e la sua passione avrebbe potuto ancora dare tanto al nostro movimento».


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