Pallavolo - Il volley ricorda Federica De Luca, l'arbitro assassinato

In Puglia la Fipav sensibilizza la grande famiglia del volley dopo la tragica fine dell'arbitro e del figlioletto. Un minuto di silenzio e di riflessione, condannando ogni violenza
Pallavolo -  Il volley ricorda Federica De Luca, l'arbitro assassinato
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La tragica morte di Federica De Luca, assassinata dal marito che poi ha ucciso anche il figlioletto Andrea prima di togliersi la vita, ha colpito profondamente l'ambiente della pallavolo pugliese. Federica era arbitro in serie B e ricopriva il ruolo di fiduciario degli arbitri a Taranto. Il presidente del Comitato provinciale barese della Fipav, Danilo Piscopo, interpretando i sentimenti di tutta la Puglia pallavolistica, si è reso promotore di una iniziativa tesa a condannare ogni atto di violenza di cui sono vittime ormai con sconcertante frequenza le donne.

«Ancora increduli dinnanzi alla tragica scomparsa di Federica De Luca e del suo piccolo angelo, invitiamo tutti i componenti della famiglia barese della pallavolo a dedicare un momento di riflessione rispetto ad un evento che ci ostiniamo a non voler definire fenomeno. Il nostro sport non è mai stato declinato al femminile come se esistesse una disciplina minore o distinta dalla pallavolo maschile. Il rispetto per la donna e la parità di genere sono principi fondanti del nostro stare insieme. Oggi è il momento del dolore e per questo dedicheremo a Federica ed al suo Andrea una preghiera ed un minuto di silenzio in occasione di tutte le gare che si disputeranno nel corso di questa settimana, con la promessa e l'impegno di dedicare alle vittime di questa tragedia che oggi ci colpisce così da vicino ogni iniziativa tesa a contrastare l'idea che attraverso l'uso della violenza si possano risolvere le controversie personali e di genere».

Danilo Piscopo Presidente FIPAV Bari


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