Non solo Egonu: è l’Italia delle tante campionesse

Paola è la migliore al mondo, ma il gruppo è composto da molti altri fenomeni come la De Gennaro. Vi spieghiamo perché la Nazionale di Mazzanti è davvero speciale
Non solo Egonu: è l’Italia delle tante campionesse
Carlo Lisi
4 min

Nella domenica d’oro del volley azzurro, quando assieme al trionfo delle ragazze di Davide Mazzanti nella finale Nations League conbtro il Brasile, c’è stata la conquista di ben tre titoli continentali nelle categorie giovanili (U21 donne, U18 e 22 uomini): insomma, lo sport delle schiacciate italiano si è riproposto a livello assoluto come uno dei più vincenti. 

Paola Egonu con i suoi imprendibili attacchi (uno è stato misurato 112,7 chilometri orari, il più veloce di sempre) ha ribadito di essere la migliore giocatrice del mondo, come molti addetti ai lavori la giudicano da almeno cinque anni. Ed era esplosa già nel 2017, dopo aver preso parte ai Giochi di Rio de Janeiro 2016, quando doveva ancora compiere i 18 anni. 
Paola il fenomeno che tutti ci invidiano, Paola la campionessa che tutti vorrebbero avere. Una grandissima interprete che si esalta in una squadra che, modellata negli anni, è composta da tante altre campionesse, ammirate e temute. 

Il gruppo azzurro

Poche nazionali hanno un organico tanto completo e allo stesso tempo ancora giovane nell’insieme, ma anche ormai maturo per raccogliere risultati più prestigiosi; a partire dal prossimo appuntamento, il Mondiale in autunno in Polonia e Olanda. 
Monica De Gennaro, la più “grande” del gruppo, è ormai da un decennio il miglior libero in assoluto. Bravissima da sempre in ricezione e in difesa, nelle ultime stagioni ha lavorato molto per dare il suo contributo anche in altre fasi del gioco. 
La regista Alessia Orro, con il passar degli anni, alla abilità innata ha aggiunto grande esperienza e perfette geometrie nel gioco voluto dal ct Mazzanti. Elena Pietrini e Caterina Bosetti formano una coppia di schiacciatrici di assoluta qualità in attacco e forti in difesa. Elena, nonostante una lunga sosta ai box per infortunio, si è presentata benissimo nel primo momento importante dell’estate, facendo capire perché il Vakifbank Istanbul, oltre a Paola Egonu, avrebbe voluto anche lei nel suo roster. Caterina, che aveva dovuto saltare il trionfale Europeo 2021, ha ribadito di essere una macchina ben oliata in ricezione. 
Cristina Chirichella, che con un muro tecnicamente perfetto ha regalato il 3-0 nella finale, ed Anna Danesi sono indubbiamente la migliore coppia di centrali al mondo. Il c.t. Mazzanti ha dato loro dei compiti precisi in fase d’attacco, con Orro che serve la napoletana principalmente nelle fast in post due, e la bresciana insormontabile a muro in primo tempo dal centro.  
Sei campionesse che hanno permesso a Paola Egonu di esaltarsi con i suoi colpi ad “alta quota”, sciorinando il suo incredibile repertorio in tutti i fondamentali d’attacco: con le schiacciate, con i servizi, ma anche con i muri. 

La panchina

 Assieme al sestetto titolare che ha sbaragliato la concorrenza ad Ankara, c’è una panchina fatta di elementi altrettanto importanti e di livello super che valgono le trionfatrici della Nations League. Difficile definire la palleggiatrice Ofelia Malinov e il capitano Miriam Sylla delle riserve. Nella logica degli avvicendamenti di una squadra forte e coesa, presto torneranno a fare le titolari. Alessia Gennari e Sara Bonifacio sono cambi importanti rispettivamente in posto 4 e al centro. Marina Lubian è un talento riconosciuto, tanto da essere stata scelta da Conegliano per il nuovo ciclo. Sylvia Nwakalor quando è stata chiamata a sostituire Egonu, ha dimostrato di essere anche lei una vera bomber. Il secondo libero Eleonora Fersino ha fatto vedere che è pronta per affiancare il fenomeno De Gennaro. Insomma, Paola Egonu giustamente ruba la scena, ma i grandi risultati che la squadra di Mazzanti raggiunge con continuità sono merito di un organico davvero super. E ancora affamato di successi.


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