Del resto i suoi numeri parlano da soli. I 381 punti messi a segno nella stagione 2014/2015, risultando il terzo marcatore della SupeLega e primo degli italiani, i 321 in quella successiva e i 276 in quella appena trascorsa testimoniano la “presenza” di un’atleta capace non solo di variare molto i colpi d’attacco, ma anche di fare male nei fondamentali del servizio e del muro. Per la Monini Marconi Stefano ha rinunciato a disputare un altro campionato in SuperLega, ma ha scelto Spoleto senza pensarci troppo.
Contestualmente all’arrivo di Giannotti, lascia Spoleto il bomber delle ultime due stagioni Michele Morelli, pronto a tuffarsi in una nuova avventura professionale. Il “Moro” saluta Spoleto dopo due fantastici campionati in cui ha conquistato una promkozione in A2 e sfiorato quella in SuperLega, sempre da protagonista. A lui vanno un sentito ringraziamento e i migliori auguri per il suo futuro da atleta professionista.
L'INTERVISTA-« Arrivo in una società seria-sono le prime parole di Stefano Giannotti in Umbria- che ha disputato un grande campionato e ha le idee molto chiare sul futuro. E’ ovvio, la SuperLega ha il suo fascino, ma un campionato di A2 così lungo e con così tante squadre è una sfida davvero stimolante”.
A Spoleto, Stefano ritroverà da compagni gli “ex-avversari” in SuperLega Corvetta e Galliani.
« Mi fa davvero piacere giocare insieme a due grandi come loro, così come sono contentissimo di unirmi ai ragazzi confermati dallo scorso anno che sono andati vicinissimi ad una grande impresa”.
E’ un ragazzo molto schietto e sincero Stefano, che sulle sue caratteristiche preferisce non sbilanciarsi troppo, anche per questioni scaramantiche, ma avverte:
« mi riconoscerete senz’altro per la rincorsa alla rovescia, quello è un mio marchio di fabbrica, e per la mia altezza sono anche abbastanza agile in fase difensiva”.
I suoi nuovi tifosi non vedono l’ora di vederlo con indosso la maglia gialloblu, e lui non vede l’ora di giocare in un palazzetto infuocato come il Palarota.
« Credo che un pubblico caldo sia il settimo giocatore in campo – spiega -, se il frastuono della tifoseria ti gasa quando sei un avversario, figuriamoci quando ce l’hai dalla tua parte!”.