Cade Aversa, Ravenna e Tinet la raggiungono
ROMA- Sarà il posticipo di domani fra Gruppo Consoli Sferc Brescia e Abba Pineto a decidere il vertice della classifica della serie A2 maschile. Nella quarta giornata è caduta la Virtus Aversa, fino ad oggi a punteggio pieno, che si è fatta superare in casa contro la Consar Ravenna. Sale in vetta alla classifica la Tinet Prata di Pordenone che ha espugnato il campo della Prisma la Cascina Taranto. Successo che spinge avanti in classifica la Sviluppo Sud Catania che batte fra le mura amiche l’ Essence Hotels Fano, Vittoria da tre anche per la Emma Villas Codyeco Siena che batte la Campi Reali Cantù acuendo la crisi dei lombardi sempre più soli in fondo alla classifica con un solo punto all’attivo. Vincono in trasferta le neo promosse Rinascita Lagonegro che va a vincere al tie break sul campo della Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro, e la Romeo Sorrento che sbanca il palazzetto della Banca Macerata Fisiomed MC.
TUTTE LE SFIDE-
Sviluppo Sud Catania – Essence Hotels Fano
Con un pizzico di sofferenza, ma alla fine la prima vittoria casalinga è arrivata. La Sviluppo Sud Catania conquista il secondo sigillo stagionale battendo Fano per 3 - al PalaCatania, al termine di una gara che i rossazzurri potevano chiudere già al terzo set. Alla fine è servito il quarto ai catanesi che, se si escludono 10 minuti tra la fine del terzo set e l’inizio del quarto hanno sostanzialmente dominato tutta la gara, mostrando una notevole crescita soprattutto a muro e in difesa. Una vittoria che permette ai catanesi di salire a 7 punti in classifica.
Primo allungo per Catania con Jari Feri al servizio, punto di Arinze ed errore di Fano. Catania riesce a portarsi a 4 lunghezze di vantaggio con un punto di Luka Basic, sull’8 a 3, Mastrangelo chiama il primo time out della partita. Due errori consecutivi di Fano spingono Catania a 7 punti di vantaggio. Funziona la difesa di Catania e permette ad Basic, Arinze e Feri di portare a casa punti. Sul 13 a 5 Fano chiama un secondo time out. Ma Catania c’è e lo dimostra su tutti i fondamentali, compreso a muro sfruttando i centimetri di Arinze. Jan Feri chiude un servizio vincente che vale il diciottesimo punto per Catania che, poi, con due punti di Arinze arriva ad un rassicurante più dieci. Se a questo si aggiunge un Basic ancora una volta sul pezzo, il set non può che concludersi a favore dei padroni di casa con uno schiacciante 25 a 11.
Parte in grande equilibrio il secondo parziale: punto a punto e nessun allungo, finchè il muro rossazzurro non prende il sopravvento. Catania va avanti sul 7 e 4 ed arriva il primo time out del set. Fano reagisce e cerca ritornare sotto sfruttando un piccolo passaggio a vuoto dei padroni di casa. Con Coscione in battuta, dunque, si ritorna in parità. Arinze desta i suoi e Volpe a muro riporta in vantaggio i rossazzurri: altro time out sul 12 a 8 per Catania. Catania chiama un challenge (il primo della partita) per un presunto tocco a rete che in realtà non c’era. Un Volpe insuperabile a muro (due punti consecutivi) spinge Catania sette punti avanti. E’ il numero 5 rossazzurro l’assoluto protagonista del secondo parziale, impreziosito anche dal servizio vincente di Jan Feri. Merlo in battuta riporta sotto Fano, con Catania in gestione del cospicuo vantaggio acquisito. A chiudere sul 25 a 16 l’ennesimo punto di Luka Basic che, oltre a regalare il secondo set a Catania, da anche la certezza di conquistare almeno un punto in questa gara.
E’ Basic a regalare il primo vantaggio a Catania nel terzo parziale, ma il muro di Volpe è la vera determinante della partita. Catania va subito avanti e sul 6 a 2 Mastrangelo chiama i suoi al time out. Pinelli regala un ace al pubblico del PalaCatania, poi è Basic dopo un’ottima difesa dei suoi ad aumentare il vantaggio che arriva a più sette dopo l’errore in attacco di Fano. Altro time out per gli ospiti nel tentativo di rimettere in piedi una partita che sembra indirizzata verso i colori rossazzzurri. Ma la pallavolo è sport complesso e basta poco per cambiare le cose: il primo vero passaggio a vuoto di Catania riporta nel set Fano e Montagnani non può che chiamare time out per chiarire le idee ai suoi. Fano riesce a portarsi a meno uno, poi un errore in battuta e un punto di Arinze permette ai rossazzurri di respirare. I padroni di casa riprendono a macinare gioco e a conquistare punti nonostante l’ace di Roberti. E’ certamente un set molto più combattuto degli altri con Catania che non riesce a scappare come negli altri parziali. Fano chiama challange per contestare un ace di Jan Feri, confermato però dal video check. Montagnani si affida all’esperienza di Marshall, ma è dalle mani di Volpe che arrivano i punti decisivi, a muro e anche in battuta. Il ventesimo e il ventunesimo punto catanese sono firmati da Luka Basic che, poi, in battuta mette in difficoltà Fano, prima di chiudere anche il punto 23 in schiacciata. Un paio di errori e un muro vincente di Fano regalano un piccolo brivido al pubblico e Montagnani non può che chiamare time out. Primo match point nelle mani di Arinze, ma Fano chiude (nonostante il challenge chiamato da Catania) e si avvicina a meno uno. Altra occasione per Catania su battuta di Fano, ma si va ai vantaggi. Si prosegue punto a punto fino a che Fano non riesce a mettere il punto che chiude il set sul 27 a 25 per gli ospiti. Si va al quarto set di una partita che sembrava chiusa.
Il finale del terzo set sembra aver lasciato uno strascico importante per Catania che comincia male il quarto parziale e va subito sotto di 4 punti. Montagnani chiama subito time out perché Catania, dominante praticamente per tutto il match, sembra aver perso il piglio iniziale. Serve una scossa e servono la forza di Arinze e gli ace di Jan Feri per riportare la concentrazione in casa etnea e soprattutto i punti che servono a riportare il set in parità. Un errore di Fano regala il primo vantaggio agli etnei, ma l’equilibrio regna sovrano anche in questo set. E’ guerra di nervi al PalaCatania: si lotta su ogni punto e su ogni pallone, ma nessuno scappa. Un muro di e una schiacchiata vincente di Basic portano un leggero vantaggio di Catania che sembra aver dimenticato lo shock del terzo set e allunga a più 5. 17 a 12 per i padroni di casa e time out chiesto da coach Mastrangelo. Tanti errori da una parte e dall’altra, sintomo della grande tensione che si respira in campo. Catania riprova l’allungo decisivo, ma Fano non demorde. Si arriva ai punti decisivi con Catania in vantaggio di 5: un errore in battuta per Fano riporta i padroni di casa al match point. Una richiesta di challenge per un tocco a muro fa ingogliare ai catanesi la gioia della vittoria che, però, arriva qualche secondo dopo. Finisce 25 a 19 per Catania che chiude la partita sul 3 a 1 e conquista altri 3 punti in classifica.
I protagonisti-
Paolo Montagnani (AllenatoreSviluppo Sud Catania)- « Oggi abbiamo giocato una gara straordinaria a muro e in difesa, e anche in attacco siamo stati molto buoni. Nel finale del terzo, però, ci siamo un po’ fermati. A pallavolo, se non si attacca, si perdono i set. Eravamo avanti di tre o quattro punti e dovevamo gestire meglio quel momento. È anche vero, però, che non si può pensare di vincere sempre set con parziali bassi: ci sono anche gli avversari. Fano ha battuto bene e i cambi hanno dato loro nuova energia. Devo dire che nel quarto set abbiamo continuato con una muro-difesa straordinaria, e farlo con un palleggiatore come Coscione in campo ci dà ancora più merito. La squadra ha mostrato grande carattere, perché dopo aver perso il terzo set era facile andare in difficoltà. Ottime indicazioni, comunque, dalla partita di oggi, anche se (come dicono tutti gli allenatori) ci sono ancora tante cose da migliorare. Non è stata una settimana semplice, abbiamo avuto qualche problema di salute e non ci eravamo allenati al meglio, ma queste cose capitano. L’importante è concentrarsi su ciò che possiamo controllare. Il primo set è stato determinante, ci ha fatto capire che potevamo giocare bene e per un’ora e mezza abbiamo reso la partita quasi impossibile per Fano. Poi ci sono stati quei dieci minuti di blackout, ci può stare, ma dobbiamo imparare a gestire meglio certi momenti. Siamo contenti, due vittorie consecutive (una in trasferta e una al PalaCatania) su campi difficili. Ora ci aspettano due partite complicatissime che affronteremo con la giusta attenzione. Sappiamo come prepararci e stiamo lavorando su alcune novità nel nostro sistema di gioco. Non è una sperimentazione vera e propria, ma un’evoluzione del lavoro con i ragazzi. Questo successo ci dà fiducia e consapevolezza per continuare a crescere ».
Il tabellino-
SVILUPPO SUD CATANIA – ESSENCE HOTELS FANO 3-1 (25-11, 25-16, 25-27, 25-19) –
SVILUPPO SUD CATANIA: Pinelli 2, Basic 21, Gitto 2, Nwachukwu 23, Feri 15, Volpe 7, Cottarelli 0, Marshall 1, Caletti (L), Balestra 0, Carbone (L). N.E. Torosantucci, Gasparini, Parolari. All. Montagnani.
ESSENCE HOTELS FANO: Coscione 3, Roberti 10, Mengozzi 2, Tonkonoh 11, Merlo 5, Ricci 5, Sorcinelli (L), Bisotto 0, Iannelli (L), Galdenzi 5, Rizzi 0, Fornal 8, Arguelles Sanchez 3. N.E. All. Mastrangelo.
ARBITRI: Pazzaglini, Marconi.
Durata set: 22′, 30′, 33′, 28′; tot: 113′.
Prisma La Cascina Taranto – Tinet Prata di Pordenone
Grande prestazione della Tinet Prata di Pordenone che si porta a casa tre magnifici punti dalla difficile trasferta di Taranto. Ai pugliesi non sono bastati il rientro di Lawani e la prestazione di un buon Cianciotta per fermare una Tinet impetuosa, concreta e ben organizzata. I ragazzi di Di Pietro sono apparsi sempre in controlo del match e sempre avanti nel punteggio anche nei primi due parziali, finiti ai vantaggi. Senza storia l’ultimo set finito con un sontuoso 25-15. Prova complessiva di squadra eccellente con Terpin e Gamba infermabili con 16 e 15 punti personali e Katalan con gli scudi al centro. Molto bene i gialloblù a muro (11 a 3 i vincenti con Fusaro che ne ha catturati 4) A livello di formazioni i padroni di casa possono schierare il nuovo opposto transalpino Lawani mentre la Tinet schiera Fusaro, preferito ad uno Scopelliti non in perfette condizioni. Parte meglio Taranto con Cianciotta in attacco e con Sanfilippo in battuta: 5-2. Spinge la Tinet per il recupero. Prima Gamba in contrattacco e poi Fusaro a muro e in attacco: 5-5. Il sorpasso gialloblù avviene sull’errore in attacco di Lawani. Il +2 è un contrattacco di Gamba: 8-10. Il muro e difesa di Prata funziona in maniera egregia. Mani fuori di Terpin e Graziosi spende il suo primo time out: 9-13. Prova a ricucire Taranto con Antonov, ma la Tinet tiene botta. Poi Cianciotta manda tutto a -1 con l’ace del 18-19. Stoppa tutto Di Pietro, ma al rientro il braccio del posto 4 non trema e pareggia con un altro bolide al servizio. L’altro braccio che non trema è quello di Terpin che riprende a maciare punti. Entra Scopelliti con la sua jump float. Le ultime fasi del parziale sono punto a punto. Kristian Gamba manda i suoi a set point: 23-24. Muro maestoso di Katalan che blocca Cianciotta: 23-25
Secondo set con Yamamoto che cerca di far entrare in partita Lawani e Alberini che si diverte con soluzioni centrali: 4-3. Mani fuori d’autore di Ernastowicz e 5-5. Il polacco lavora bene in attacco e Prata sorpassa: 6-7. L’attacco gialloblù funziona in toto: 7-9. Terpin fa allungare i suoi e Katalan spinge a muro: 8-12. Cianciotta riporta sotto la Prisma prima in attacco e poi in battuta: 10-12. Ma poi il barese pesta la linea di battuta. La fase centrale del parziale è un po’ confusionaria su entrambi i fronti, ma la Tinet ne approfitta e si riporta ancora più avanti. L’ace di Alberini riporta Prata a +4 e subito dopo il palleggiatore smarca Terpin e c’è il massimo vantaggio: 11-16. Da un regista all’altro: ace di Yamamoto: 13-16. Il vantaggio si assottiglia: 18-19. Un ace fortunoso di Lawani decreta il pareggio. Il francese sbaglia il servizio successivo, ma si torna a giocare punto a punto. C’è il sorpasso di casa sul turno di servizio di Cianciotta: 21-20. Terpin reagisce da campione. Entra Scopelliti e piazza l’ace del 21-22. Il servizio del calabrese favorisce l’intervento del muro di Terpin: 21-23. Implacabile il goriziano: 22-24. Esce di un soffio il servizio di Alberini. Lo imita il nipponico Yamamoto e quindi anche il secondo parziale finisce 23-25.
Comincia di buona lena la Tinet con un Katalan che risponde presente quando chiamato in causa: 3-5. Il capitano assieme ad Alberini mandano Prata a +3: 3-6. Vuole festeggiare anche Ernastowicz e lo fa con l’ace del 3-7. Fusaro stoppa Cianciotta e costringe Graziosi a chiamare tempo sul 4-9. Muro ancora sugli scudi e massimo vantaggio: 4-10. Fermato anche Lawani da un gigantesco Terpin: 6-12. La Tinet con autorevolezza e braccio sciolto mantiene il vantaggio: 9-16. Katalan blocca Pierotti a muro: 10-18. Graziosi cambia in pratica tutti i titolari, ma la Tinet non si scompone: 11-20. I ragazzi di Di Pietro mantengono la concentrazione fino in fondo. Gamba manda la Tinet a match point. Poi il solito chirurgico Scopelliti favorisce la cattiva ricezione di Taranto. Katalan ringrazia e chiude la contesa 15-25. Domenica si rientra al PalaPrata contro Macerata.
I protagonisti-
Stefano De Luca (Segretario Generale Prisma La Casina Taranto)- « Diciamo che i primi due set sono stati piú o meno equilibrati, poi abbiamo perso lucidità e abbiamo perso male il terzo, come hanno visto tutti. Loro hanno giocato meglio di noi e si é visto. Sicuramente ci sono margini di miglioramento. Questa inoltre é stata la prima partita di Lawaní, che ancora si deve integrare nella squadra. Quindi diciamo che qualche sbavatura ci sta pure. Ai nostri tifosi chiediamo di avere fiducia e di continuare a seguirci come sempre ».
Il tabellino-
PRISMA LA CASCINA TARANTO – TINET PRATA DI PORDENONE 0-3 (23-25, 23-25, 15-25) –
PRISMA LA CASCINA TARANTO: Lawani 7, Cianciotta 14, Sanfilippo 3, Yamamoto 1, Antonov 7, Bossi 5, Luzzi (L), Lusetti 0, Galiano 0, Lorusso 0, Hopt 1, Gollini (L), Pierotti 4. N.E. Zanotti. All. Graziosi.
TINET PRATA DI PORDENONE: Gamba 15, Ernastowicz 7, Katalan 10, Alberini 3, Terpin 16, Fusaro 6, Benedicenti (L), Scopelliti 1. N.E. Sist, Pillon, Aiello, Meneghel, Umek, Bruno. All. Di Pietro. ARBITRI: Sumeraro, Colucci.
Durata set: 27′, 35′, 27′; tot: 89
Emma Villas Codyeco Lupi Siena – Campi Reali Cantù
Emma Villas Codyeco Lupi Siena conquista la sua seconda vittoria in campionato, imponendosi per 3-1 contro Campi Reali Cantù al PalaParenti di Santa Croce sull’Arno. Dopo la trasferta complicata di Prata di Pordenone il sodalizio toscano ritrova fiducia e consapevolezza dei propri mezzi. Le bande hanno funzionato molto bene con Randazzo e Benavidez che hanno portato a casa 34 punti ma a brillare su tutti è stato il palleggiatore Mikkel Hoff, MVP della partita e autore di cinque ace di cui quattro consecutivi che hanno ipotecato il primo set. I brianzoli riescono ad imporsi nel secondo set al tie-break ma nel terzo e quarto set i ragazzi di coach Petrella hanno lasciato poco spazio agli attacchi degli ospiti.
Emma Villas Codyeco Lupi Siena scende in campo con Mikkel Hoff al palleggio, Gabriele Nelli opposto, in banda Luigi Randazzo e Felipe Benavidez, centrali Victorio Ceban e Federico Compagnoni, il libero è Alessandro Piccinelli. Campi Reali Cantù schiera Luca Martinelli palleggiatore, Matteo Meschiari e Nikolay Ivanov schiacciatori, Gaetano Penna opposto, Nicola Candeli e Gabriele Maletto centrali, libero Luca Butti.
La prima battuta del match è affidata al palleggiatore di casa Mikkel Hoff, Meschiari per Cantù porta a casa il primo punto. Pronta la reazione di Lupi Siena con Ceban. Attacco di Cantù efficace a cui risponde il muro del capitano Nelli che pareggia 2-2. Al punto di Cantù risponde sempre Nelli con una diagonale velenosa. Il muro dei brianzoli non riesce a respingere l’attacco di Randazzo, 6-3. Serie di battute out da entrambi i lati con il parziale 7-5. Benavidez trova un varco sul muro di Cantù e successivamente Ceban in muro porta il punteggio 9-6. Randazzo porta in doppia cifra i padroni di casa 10-8. Muro di Cantù non preciso sull’attacco di Nelli, successivamente Ceban trova scoperta la difesa di Cantù e mette a terra il punto del 12-9. Lo schiacciatore ospite Ivanov mette a tabellino un ace e Penna il successivo. Una diagonale potente di Nelli porta il parziale 13-12 ma Cantù pareggia subito. Il sorpasso è firmato Luigi Randazzo che ancora una volta è più forte del muro di Cantù, l’attacco successivo di Nelli va out e si torna in parità. Candeli ha la meglio sul muro dei padroni di casa. Penna porta a casa un ace e coach Petrella chiama time out per rimettere ordine. Randazzo accorcia 15-16. Errore in battuta per Cantù che porta il parziale 16-17. Gli ospiti portano a casa un altro punto ma Benavidez in pallonetto prima accorcia e dopo pareggia 18-18. Hoff in battuta mette a tabellino l’ace del sorpasso. Cantù mette dentro Bacco al posto di Meschiari. Il muro Ceban-Nelli allunga porta a casa due punti con il parziale 21-18. Mikkel Hoff in battuta porta a casa ben quattro ace consecutivi che assegnano il primo set a Emma Villas Codyeco Lupi Siena 25-18.
Il primo punto del secondo set è firmato Ceban, out la difesa dei padroni di casa ma Benavidez porta a casa il punto del 2-1. In battuta Benavidez va out. Muro di Ceban e successivo punto di Compagnoni portano il parziale 4-2. Tocco a rete di Cantù che poi pareggia 5-5 con una difesa efficace a muro, successivamente va out l’attacco di Penna. Attacco potente di Nelli che porta a casa il punto del 7-6. La coppia Compagnoni-Hoff al muro blocca l’attacco di Cantù. Randazzo in battuta va out, parziale 8-7. Hoff implacabile trova scoperta la difesa ospite e porta Lupi Siena in doppia cifra 10-8. Pallonetto di Nelli che coglie di sorpresa il muro di Cantù, 11-9. Azione molto combattuta dove a spuntarla è la squadra ospite che successivamente pareggia 11-11. Out la battuta di Penna, 13-12. Randazzo trova una diagonale chirurgica. Time out chiamato da Cantù con il punteggio 14-12. Out la battuta di Nelli. Cantù effettua diversi cambi e portano a casa il punto del 14-14, successivamente vanno out in battuta. Benavidez firma il punto del 16-15. Cantù porta a casa un punto sudato ma Nelli rimette avanti il punteggio 17-16. Hoff in battuta va out e rimette tutto in parità. Penna porta a casa il punto del pareggio per Cantù, coach Petrella chiama time out. È sempre di Nelli il punto del pareggio, il muro di casa allunga quando il parziale è 19-18 ma Cantù pareggia nuovamente. Randazzo allunga 22-20. Al rientro dal time out va in rete la battuta di Nelli. Out l’attacco di Randazzo che riporta tutto in parità 22-22. Meschiari in battuta va out. Attacco di Nelli efficace manda Lupi Siena al set point, annullato dall’attacco di Cantù. Doppio attacco di Siena che va fuori, al tie-break la spunta Cantù 24-26.
La battuta è affidata a Hoff, il muro di Cantù va out su attacco di Benavidez. Cantù pareggia subito con l’attacco di Maletto. Gli ospiti non sono impeccabili sul muro. Randazzo allunga 3-1. Benavidez in battuta mette a tabellino il suo primo ace della gara. Dopo un attacco efficace di Cantù Randazzo mette a terra due punti, parziale 6-2. Compagnoni mette a terra un altro punto e Randazzo allunga ancora, 8-3. Diagonale velenosa di Nelli con Cantù che non riesce a ricevere correttamente. Battute out da entrambe le parti portano Lupi Siena in doppia cifra 10-5. Cantù accorcia di due punti. Su un tentativo di muro Maletto atterra male ed è costretto ad uscire dal campo. Gaetano Penna accorcia le distanze 11-8. Cantù salva una palla difficile ma Ceban a muro nega la gioia del punto. Cantù trova un altro salvataggio al limite ma stavolta è Nelli a negare il punto, successivamente Randazzo a muro non blocca l’attacco, 14-10 il parziale. Gli ospiti trovano un altro punto contro il muro di Lupi Siena ma vanno out in battuta. Hoff alza per Nelli il punto del 17-11. Compagnoni mura l’attacco di Cantù ma successivamente non riesce a bloccare l’attacco del punto successivi, 19-12. Ivanov con attacco millimetrico accorcia. Benavidez allunga nuovamente con una diagonale troppo potente per la ricezione di Cantù, dopo Ceban mura l’attacco di Cantù; parziale 22-14. È sempre Ceban a tenere le distanze sul punteggio con un pallonetto, Randazzo porta a casa il set point 24-15. Gli ospiti annullano il primo set point. Il terzo set viene chiuso da Compagnoni 25-16.
Nel quarto set la battuta è affidata agli ospiti con Martinelli che va out, i padroni di casa allungano di quattro punti e portano il primo parziale 4-1. I brianzoli accorciano ma Randazzo porta a casa altri punti preziosi che permettono a Lupi Siena di allungare 7-3 nel punteggio, la squadra ospite chiama il time out per provare a riportare ordine. Al rientro gli ospiti portano a casa un punto ma Nelli allunga le distanze e il muro Compagnoni-Hoff allunga nuovamente 9-4. Randazzo in battuta va out. La coppia Compagnoni-Hoff mura un altro attacco. Nelli porta a casa il suo diciottesimo punto in questa partita, Cantù cerca di accorciare ma Benavidez ribatte subito 12-6. In battuta Hoff commette fallo, Randazzo successivamente trova un punto facile. Taiwo accorcia ma Randazzo trova un altro punto, parziale 14-8. Su attacco di Randazzo out coach Petrella chiede un check non concesso. Gli ospiti vanno in doppia cifra con Hoff che non riesce a ricevere e dopo superano il muro. Randazzo successivamente ha la meglio sul muro ospite ma in batttuta non va oltre la rete, parziale 16-12. Al servizio per Lupi Siena va Mastrangelo che subentra a Compagnoni, Hoff da solo non riesce a murare l’attacco di Cantù. Un errore per parte a muro, dopo Benavidez trova una diagonale efficace con il parziale 19-14. Randazzo porta a casa un altro punto (22 fino a qui) e manda i padroni di casa 20-15. I lombardi provano a risalire conquistando un punto ma sempre Randazzo mantiene le distanze, 22-17. Gran muro da parte di Compagnoni ma gli ospiti chiedono il check che non viene concesso. Hoff conquista il primo match point del 24-17. I primi due tentativi vengono annullati ma il punto della vittoria è ad opera di Federico Compagnoni, implacabile sotto rete. Emma Villas Codyeco Lupi Siena porta a casa il quarto e ultimo set 25-19.
I protagonisti-
Alessio Zingoni (Allenatore Campi Reali Cantù)- « Le sconfitte non ci vogliono mai. Però non voglio buttare via la prestazione perché comunque per tre set abbiamo giocato ad alto livello contro una squadra che è difficile per noi, visto che sono belli grossi, che battono bene, e che hanno almeno tre ottimi attaccanti. Noi siamo una squadra giovane, lo sappiamo che ci vuole tempo, e bisogna lavorare tanto partita per partita. E bisogna sfruttare il fattore campo già dalla prossima ».
Il tabellino-
EMMA VILLAS CODYECO LUPI SIENA – CAMPI REALI CANTÙ 3-1 (25-18, 24-26, 25-16, 25-19) –
EMMA VILLAS CODYECO LUPI SIENA: Hoff 8, Benavidez 12, Ceban 10, Nelli 19, Randazzo 24, Compagnoni 8, Baldini (L), Piccinelli (L), Mastrangelo 0, Bini 0. N.E. Rocca, Matteini, Bragatto, Maletaj. All. Petrella.
CAMPI REALI CANTÙ: Martinelli 0, Ivanov 8, Maletto 5, Penna 16, Meschiari 9, Candeli 7, Butti (L), Pertoldi 0, Quagliozzi 1, Taiwo 4, Bacco 0, Bonacchi 0, Bianchi (L). N.E. All. Zingoni.
ARBITRI: Stellato, Angelucci.
Durata set: 25′, 31′, 25′, 27′; tot: 108′.
Banca Macerata Fisiomed MC – Romeo Sorrento
Bella vittoria in trasferta per la neo promossa Romeo Sorrento che ha sbancato il palazzetto della Banca Macerata Fisiomed grazie ad una prova scintillante a cui ha fatto da contraltare la scialba prestazione dei padroni di casa.
I parziali spiegano gran parte dell’andamento del match con il terzo parziale, l’unico a essere in parte equilibrato. Macerata soffre in ricezione, commette troppi errori e fatica a muro, i campani sono più precisi e meritano una vittoria netta.
La Banca Macerata Fisiomed entra in campo con Pedron in regia opposto a Novello, Zhelev-Karyagin in posto 4, Fall-Ambrose al centro, Gabbanelli in seconda linea.
Gli ospiti della Romeo Sorrento scelgono lo stesso sestetto della scorsa settimana con Tulone-Baldi in diagonale principale, gli schiacciatori sono Pol e Paraguirre, Petkov-Patriarca al centro della rete, Russo libero.
Primo set. Sorrento fa male in battuta e difende bene, piazzando subito il +5 (3-8). Per la serie “piove sul bagnato”, si fa male l’opposto Novello in ricaduta da un salto, privando biancorossi di una bocca di fuoco importante e costringendo Giannini a ridisegnare la squadra. I campani fanno il bello ed il cattivo tempo, con Macerata che tenta di riavvicinarsi, ma tra errori in attacco e un muro stampato su Ambrose arriva il +7 ospite (8-15). Il servizio in battuta di Pol evidenzia la confusione in ricezione. Il giocatore ospite trova tre aces scavando un solco che palesa tutte le difficoltà biancorosse (9-22). Un altro servizio vincente chiude il set, stavolta di Tulone (13-25).
Secondo set. Rimane ovviamente Diaferia per Novello. La confusione continua nel parziale successivo. Dopo un iniziale punto a punto, Macerata commette a ripetizione errori sottorete per il +5 ospite (3-8). Gli errori sono la costante di tutto il match: due invasioni di fila allargano ancora la forbice a favore del sestetto di Esposito (4-11). Diaferia tenta di riavvicinare (10-15), ma Petkov piazza due monster block che fanno male al morale: Baldi in diagonale firma poi il 13-22. Stavolta a chiudere ci pensa Paraguirre (15-25).
Terzo set. Si torna in campo con Fall che stampa il muro del 4-4 che prova a far decollare Macerata, ma Sorrento riallunga subito – tra un mani out di Pol e un muro – e va sul +4 (7-11). Il capitano cerca di tenere i biancorossi a contatto col suo turno dai nove metri (13-16), ma Garello, entrato da poco, non trova il campo col suo attacco (16-21). Macerata ci prova, ma non è giornata: Sorrento chiude partita e incontro (20-25).
I protagonisti-
Romano Giannini (Allenatore Banca Macerata Fisiomed MC)- « È stata una partita troppo brutta per essere vera. Sono molto dispiaciuto, non mi aspettavo che dopo la bellissima prestazione di Pineto, ci fosse una prestazione del genere. È chiaro che la prossima settimana analizzeremp tutto, cosa non è andato, come migliorarlo perché è chiaro che qualcosa bisogna migliorarlo. Siamo rammaricati, io per primo, sono l’allenatore e penso che questa sia una prestazione figlia di fondamentali che non venivano. Faremo il possibile per non farla ripetere, penso che i ragazzi ne faranno tesoro. Non abbiamo mostrato di crederci e questo non è il nostro identikit ».
Fabrizio Ruggiero (Presidente Romeo Sorrento)-« Quella di questa sera è stata una vittoria importantissima, una vittoria del gruppo. Un successo costruito con il lavoro silenzioso e costante, sostenuta da una grande fiducia da parte della società. Crediamo in modo particolare in questi ragazzi: sono stati scelti uno ad uno proprio per stare qui e per dimostrare di poter essere protagonisti in questa categoria ».
Il tabellino-
BANCA MACERATA FISIOMED MC – ROMEO SORRENTO 0-3 (13-25, 15-25, 20-25) –
BANCA MACERATA FISIOMED MC: Pedron 1, Karyagin 5, Ambrose 2, Novello 0, Zhelev 4, Fall 7, Dolcini (L), Fabi 2, Garello 3, Diaferia 7, Gabbanelli (L), Talevi 0, Becchio 0. N.E. All. Giannini.
ROMEO SORRENTO: Tulone 2, Parraguirre 11, Patriarca 9, Baldi 14, Pol 12, Petkov 9, Pontecorvo (L), Russo (L), Iurisci 0, Ferrato 0. N.E. Malavasi, Fortes, Brignach. All. Esposito.
ARBITRI: Clemente, Cecconato.
Durata set: 26′, 25′, 26′; tot: 77′.
Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro – Rinascita Lagonegro
Con le unghie e con i denti. Con la tenacia e la cattiveria. Con un’anima infinita e un cuore gigantesco. La Rinascita Volley Lagonegro ottiene la prima vittoria esterna nel campionato di Serie A2 Credem Banca, sconfiggendo la Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro dopo un lungo ed estenuante turbinio di emozioni. Una sfida che ha trovato il suo punto esclamativo soltanto al tie break (2-3: 25-19, 19-25, 25-19, 14-25, 15-17), al termine di una battaglia sportiva, senza esclusione di colpi, durata oltre due ore.
La squadra di Waldo Kantor ha avuto il merito di crederci di più nel momento decisivo della partita, in un finale di quinto set lottato punto a punto e governato da un equilibrio dilagante. Prima dei punti conclusivi, tanti capovolgimenti di fronte, qualche disattenzione di troppo, ma anche trame di gioco interessanti e una ricezione, quella targata Rinascita, ai limiti della perfezione. Grande mattatore del pomeriggio veneto il solito, immarcescibile, Diego Cantagalli, che con i suoi 31 punti e il 51% din positività offensiva, è stato premiato MVP del match.
Porto Viro inizia con la diagonale Zonta-Pinali, Erati ed Eccher centrali, Magliano e Ferreira Silva in posto quattro, Morgese a dirigere le operazioni difensive.
Lagonegro mette in campo il 6+1 di partenza collaudato da inizio campionato. Sperotto in regia opposto a Cantagalli, Tognoni e Arasomwan al centro, Raffaelli e Mastracci in banda, capitan Fortunato libero.
Dopo una prima fase di studio, dove spiccano un primo tempo di Tognoni (3-3) e un ace di Cantagalli (5-5), sono i padroni di casa a lanciare primi inequivocabili segni di predominanza nel gioco, spinti anche dal caloroso pubblico vestito di nerofucsia. Efficace l’ace di Magliano per il 12-10, perfetto Pinali a muro su Raffaelli (18-15) e direttamente dai nove metri (21-16). La Rinascita appare poco sciolta e scollegata, la Alva Inox ne approfitta senza fallire un colpo. Kantor tenta la carta Armenante al posto di Mastracci, ma non basta. Sarà ancora il campione del mondo 2022 con un preciso attacco a chiudere la prima frazione sul 25-19.
Subìto il colpo, la Rinascita vive un vero e proprio sussulto nel secondo parziale, dominandolo in lungo e in largo. Raffaelli si rifà a muro su Pinali in occasione del punto del 3-6, Cantagalli lascia partire un imprendibile fendente per il 6-8, Sperotto approfitta in contrattacco di un banale errore difensivo nerofucsia (10-13). Moretti, annusato il pericolo, chiama i suoi in panchina, ma la truppa di Kantor ha tutt’altro volto rispetto all’inizio. Ancora protagonista Cantagalli per il 12-15, Arasomwan sale in cattedra dai nove metri (12-16), Raffaelli imponente a muro su Chiloiro (subentrato nel frattempo a un Ferreira Silva piuttosto sottotono). Il set scivola via senza problemi per Lagonegro, chiuso da Raffaelli (19-25) con un block out: c’è anche il tempo per l’esordio stagionale di Andrea Pegoraro, rientrato finalmente a disposizione.
Nella terza frazione si spegne di nuovo, e abbastanza clamorosamente, la luce dalle parti della Rinascita. In avvio, Porto Viro fulmina i lucani con due muri di Erati e un ace di Eccher (3-0). Il precoce time out di Kantor non basta a scuotere i suoi, che subiscono la pesante onda d’urto nerofucsia. Eccher domina a muro su Arasomwan (10-3), mentre Pinali sostiene l’avanzata dei compagni con il suo mani out (11-4). Cantagalli, Armenante e Tognoni provano a salvare il salvabile, accorciando fino al -3 (18-15), ma nella fase calda la Alva Inox ne ha di più e infila i punti decisivi con Chiloiro (muro su Raffaelli per il 19-15), Pinali (21-18) e soprattutto Erati, che regala il nuovo vantaggio nel conto set (25-19).
L’altalena di emozioni prosegue imperterrita nel quarto parziale, dove la Rinascita surclassa letteralmente i veneti. A mettere subito le cose in chiaro, due gran muri a firma Tognoni (4-6) e Raffaelli (5-8). Poi il centrale si ripete al centro, ma con un ficcante primo tempo, mentre Cantagalli sfrutta le mani del muro avversario per volare sul 7-12. Lagonegro viaggia sul velluto, sfrutta anche gli errori a servizio e l’evidente stanchezza di Porto Viro: Arasomwan blocca a muro un tentativo di Erati (9-15), Raffaelli timbra il cartellino in lungolinea (13-21), Sperotto firma un elegante ace (13-23). Dai nove metri risulta positivo anche l’apporto di Lorenzo Esposito, il cui servizio crea più di qualche grattacapo alla ricezione nerofucsia. Che deve capitolare (14-25) con l’ennesimo colpo vincente di Cantagalli.
Il quinto, e decisivo, parziale è la classica battaglia di nervi, dove la tecnica viene lasciata da parte per fare spazio alla fame e alla voglia di portare a casa i due punti. Risultato: perfetto equilibrio. A costruire i primi tentativi di strappo sono Armenante (ace del 2-4) e Arasomwan (attacco al centro per il 4-5). Il continuo cambio palla porta al primo vantaggio di Porto Viro (12-11, Pinali), la Rinascita tiene botta e ribalta il punteggio con Tognoni (14-15). La tenacia biancorossa viene premiata ai vantaggi, sfruttando prima un errore a servizio di Brondolo (15-16) e poi il mani out conclusivo di Cantagalli (15-17).
A livello statistico, la Rinascita mette a referto un poderoso 63% di positività in ricezione, il 47% in attacco e ben 13 muri vincenti.
I protagonisti-
Daniele Moretti (Allenatore Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro)- « Dispiace non aver onorato con una vittoria la memoria di Toni. Purtroppo in questo momento siamo altalenanti, facciamo molto bene un set, poi crolliamo inspiegabilmente in quello successivo. Il problema è che spesso sovraccarichiamo alcuni giocatori, che si trovano tutto il peso della squadra sulle spalle. Siamo qui per lavorare e migliorare, ma è comunque un campanello d’allarme di cui tenere conto perché ci è già successo diverse volte. Ci mancano la continuità e anche la personalità per gestire bene le situazioni punto a punto, in cui deve venire fuori il coraggio, soprattutto dei leader. In allenamento le cose ci vengono, mentre in partita abbiamo il braccino ».
Il tabellino-
ALVA INOX 2 EMME SERVICE PORTO VIRO – RINASCITA LAGONEGRO 2-3 (25-19, 19-25, 25-19, 14-25, 15-17) –
ALVA INOX 2 EMME SERVICE PORTO VIRO: Zonta 0, Ferreira Silva 4, Eccher 7, Pinali 29, Magliano 8, Erati 14, Lamprecht (L), Brondolo 1, Mazzon 0, Morgese (L), Chiloiro 10. N.E. Maghenzani, Sperandio, Milan. All. Moretti.
RINASCITA LAGONEGRO: Sperotto 4, Raffaelli 10, Tognoni 7, Cantagalli 31, Mastracci 2, Arasomwan 8, Fortunato (L), Esposito 0, Pegoraro 0, Armenante 10, De Angelis (L). N.E. Sanchi. All. Kantor.
ARBITRI: Mesiano, Scotti.
Durata set: 25′, 27′, 27′, 25′, 20′; tot: 124′.
Virtus Aversa – Consar Ravenna
Implacabile a muro, insidiosa al servizio, efficace in difesa. La Consar Ravenna replica l’exploit di domenica scorsa e dopo avere battuto Taranto 3-0 si ripete espugnando con lo stesso punteggio il campo dell’imbattuta Virtus Aversa. Zlatanov, con 16 punti, un muro e un ace, e Dimitrov, con 14 punti, due ace e tre muri, si incaricano delle maggiori conclusioni, mentre Bartolucci con 4 muri esalta il grande lavoro della squadra sotto rete, che sbaglia poco nel corso del match. La Virtus, perso il primo set ai vantaggi, non trova il ritmo e le giocate per rovesciare le sorti di un match che Ravenna tiene in pugno senza mai smarrirsi.
La cronaca della partita I padroni di casa prendono subito e per tre volte due punti di vantaggio ma la Consar Ravenna ha il merito di trovare sempre la parità. Zlatanov fa saltare la ricezione campana con un ace per il primo vantaggio romagnolo (9-10), poi aumentato con l’attacco vincente di Zlatanov e un errore avversario (10-12). Il conseguente time out permette ad Aversa di riordinare le idee e al ritorno in campo è subito pareggio. Valchinov, con due attacchi vincenti, e Dimitrov dalla linea dei 9 metri, mandano in fuga la Consar (12-15). Aversa non riesce a spezzare il cambio palla di Ravenna, sempre insidiosa in battuta ed efficace a muro, fondamentale con cui la Consar si guadagna il +4 (16-20). Sembra fatta per la Consar ma dal time out riemerge una Virtus agguerrita e feroce, che comincia a risalire la china: con un ace di Tallone si porta a -2 (19-21), con un altro, questa volta di Garnica, trova la parità a quota 23. Nel lungo testa a testa finale, a spuntarla è la Consar con un gran muro di Russo, al quarto set ball, dopo che Aversa ne aveva avuti tre a disposizione.
Il finale di set galvanizza Goi e compagni che partono a razzo nel secondo set con una Virtus frastornata, avvilita e incapace di trovare il bandolo della matassa (1-6). Dopo il time out la squadra di Tomasello prova a risalire ma in attacco e a muro la Consar continua a farsi sentire tenendo lontani gli avversari. È il neo entrato Guerrini ad accendere il fuoco con tre azioni vincenti, con le quali la Virtus si porta a -2 (12-14), e Tiozzo lo alimenta col punto del 14-15, ma Goi e compagni evitano l’incendio con due punti di fila, firmati da Valchinov e Russo. L’alzatore della Consar timbra anche l’ace del 16-20 fissando la distanza di sicurezza che la porta a vincere anche il secondo parziale.
Tre punti di fila per la Consar all’inizio del terzo set, a cui la Virtus risponde con analogo controbreak (5-4). Prende fiducia la formazione campana, che allunga il suo vantaggio sull’11-8 mandando Valentini alla pausa di riflessione. Fa leva sul muro e sulle mani di Bartolucci la squadra romagnola per provare ad accorciare il distacco (12-11), poi è Gottardo a siglare il 13 pari. Ma i campani provano a scappare di nuovo (16-14) ed è ancora Gottardo, ottimo muro, a stopparne la fuga fissando la nuova parità a quota 16. Zlatanov mette la freccia e il muro conserva. Ravenna si regala un finale di set senza errori e va a prendersi una meritatissima vittoria sul campo della capolista. E domenica prossima nuova trasferta, sempre alle 19, in casa di Cantù.
I protagonisti-
Giacomo Tomasello (Allenatore Virtus Aversa) « Loro hanno fatto una grande partita, hanno sbagliato poco ed hanno battuto bene, noi abbiamo sbagliato più del solito e questo ha spaccato il primo set. Abbiamo cercato in tutte le maniere di riparare il danno però poi alla fine abbiamo fatto degli errori dal punto di vista tattico. Loro oggi sono stati più bravi di noi. Nella pallavolo si vince e si perde, ci rimetteremo in settimana a lavorare per arrivare bene mentalmente ma anche fisicamente ai prossimi impegni ».
Antonio Valentini (Allenatore Consar Ravenna)- « Sono molto contento perché giocavamo contro una squadra di altissimo livello. Abbiamo avuto un approccio molto buono e la giusta concentrazione sulla partita e sul gioco nelle due fasi in tutti e tre i set, ma soprattutto nel primo. Sono soddisfatto anche per la prova corale che abbiamo fornito: quella che era necessaria per limitare i loro due attaccanti, tecnici ed esperti, e i loro due centrali, che sanno fare male. Oggi molte cose in campo ci sono venute bene, altre meno ma la squadra sta lavorando ogni giorno a testa bassa per riuscire a migliorare sia le varie individualità sia il modo di stare in campo ».
Il tabellino-
VIRTUS AVERSA – CONSAR RAVENNA 0-3 (29-31, 20-25, 22-25) –
VIRTUS AVERSA: Garnica 4, Tiozzo 6, Mattei 5, Vattovaz 12, Tallone 9, Volpato 10, Raffa (L), Mazza 0, Guerrini 8, Mentasti 0. N.E. Minelli, Motzo, Agouzoul. All. Tomasello.
CONSAR RAVENNA: Russo 5, Zlatanov 16, Bartolucci 10, Dimitrov 13, Valchinov 8, Canella 7, Asoli (L), Gottardo 3, Ciccolella 0, Goi (L). N.E. Iurlaro, Giacomini, Bertoncello, Gabellini. All. Valentini.
ARBITRI: Gaetano, Spinnicchia.
Durata set: 40′, 27′, 31′; tot: 98′.
I RISULTATI-
Sviluppo Sud Catania – Essence Hotels Fano 3-1 (25-11, 25-16, 25-27, 25-19)
Virtus Aversa – Consar Ravenna 0-3 (29-31, 20-25, 22-25)
Emma Villas Codyeco Lupi Siena – Campi Reali Cantù 3-1 (25-18, 24-26, 25-16, 25-19)
Prisma la Cascina Taranto – Tinet Prata 0-3 (23-25. 23-25, 15-25)
Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro – Rinascita Lagonegro 2-3 (25-19, 19-25, 25-19, 14-25, 15-17)
Banca Macerata Fisiomed MC – Romeo Sorrento 0-3 (13-25, 15-25, 20-25)
Gruppo Consoli Sferc Brescia – Abba Pineto Si gioca domani ore 20.30
LA CLASSIFICA-
Abba Pineto 9, Tinet Prata di Pordenone 9, Consar Ravenna 9, Virtus Aversa 9, Gruppo Consoli Sferc Brescia 8, Sviluppo Sud Catania 7, Emma Villas Codyeco Lupi Siena 6, Rinascita Lagonegro 5, Banca Macerata Fisiomed MC 4, Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro 4, Romeo Sorrento 4, Essence Hotels Fano 3, Prisma La Cascina Taranto 3, Campi Reali Cantù 1.
IL PROSSIMO TURNO-
Domenica 16 novembre 2025, ore 15.30
Gruppo Consoli Sferc Brescia – Prisma La Cascina Taranto
Domenica 16 novembre 2025, ore 17.30
Tinet Prata di Pordenone – Banca Macerata Fisiomed MC
Domenica 16 novembre 2025, ore 18.00
Rinascita Lagonegro – Virtus Aversa
Romeo Sorrento – Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro
Essence Hotels Fano – Emma Villas Codyeco Lupi Siena
Abba Pineto – Sviluppo Sud Catania
Domenica 16 novembre 2025, ore 19.00
Campi Reali Cantù – Consar Ravenna