ROMA- Ancora una fatica per la Bunge Ravenna, l’ultimo scoglio che chiuderà quella che sarà, comunque vada, una splendida stagione agonistica: giunti all’epilogo della Challenge Cup, per i romagnoli vanno in archivio una sconfitta e otto vittorie sin qui in Europa, l’ultima delle quali riverbera d’oro.
Erano oltre 3000 a Ravenna mercoledì scorso per spingere alla vittoria Orduna e compagni nel match di andata di Finale: una splendida Bunge non ha deluso le aspettative superando in quattro set l’Olympiacos Piraeus, in un match emozionante e molto combattuto contro un avversario ostico ed esperto, che non ha mai mollato. I ravennati, più concreti nei momenti decisivi, dovranno ora mantenere la stessa lucidità e forgiare il proprio cinismo in vista del ritorno e decisivo match in terra greca. Mercoledì 11 aprile alle 19.30 italiane il maestoso Peace & Friendship Stadium (dove nel 2004 la Nazionale Italiana vinse l’argento olimpico a guida Montali, nel 1995 l’Europeo e nel 1994 il Mondiale, entrambi con Velasco alla guida) aprirà le proprie porte per accogliere la Finalissima che assegnerà il trofeo. Per sollevare la coppa ad Atene, città dove l’allora Messaggero ha vinto ben due Coppe dei Campioni (la prima nel ’92 contro proprio l’Olympiakos, la seconda nel ’93 contro Parma), i ragazzi di Soli dovranno assicurarsi almeno due set. Ma nell’arena capace di ospitare fino a 17.000 spettatori l’Olympiacos venderà cara la pelle: in caso di sconfitta per 3-0 o 3-1, Ravenna dovrà affrontare il Golden set.
Mercoledì 11 aprile 2018, ore 19.30 (italiane)
Olympiacos Piraeus (GRE) - Bunge Ravenna (ITA) (Tillmann- Steinmetz)