Volley: Latina contro l’Halkbank per ricordare Rondoni

va in scena la seconde edizione del Memorial dedicato al compianto tecnico scomparso due anni fa. La Top Volley sfiderà la squadra di Ankara che affrontò, perdendo, nella finale di Coppa Cev di 2012/2013
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LATINA- Un grande evento farà da preludio all’inizio della Superlega UnipolSai 2014-15. Giovedì 2 ottobre al PalaBianchini si disputerà il II Memorial Roberto Rondoni dove la Top Volley Latina ospiterà l’Halkbank Ankara. Una sorta di rivincita dopo la finale di Coppa Cev di due stagioni fa. La formazione turca è oggi una delle realtà maggiori del panorama internazionale. Dopo aver vinto la Coppa Cev è stata l’organizzatrice delle final four di Champions chiudendo al secondo posto superata solo dai russi del Belogorie Belgorod. In patria viene dalla tripletta: Supercoppa, Coppa e Scudetto. È allenata da “mister secolo” Lorenzo Bernardi e ha tra le sue file atleti del calibro di Osmany Juantorena, Tsvetan Sokolov e Michal Kubiak che hanno militato nel nostro campionato. Il Memorial è dedicato all’allenatore che ha portato la squadra in serie A, poi diventato dirigente e scomparso nel 2012 a seguito di una lunga malattia. All’interno della giornata si affronteranno le giovanili del Latina con quelle del Velletri dove milita Andrea figlio di Roberto. Entrata libera.  
Un grande evento a Latina per tutti gli appassionati della pallavolo e amici di Roberto in una giornata piena di iniziative all’insegna dello sport e del ricordo. Queste le testimonianze di chi ha avuo modo di conoscere ed apprezzare le doti tecniche e umane di Rondoni

Luigi Goldner (Storico dirigente)- « Sarà una giornata in cui ricorderemo Roberto con una sfida di altissimo livello. Credo che questo sia il miglior regalo che avremmo potuto fare. Riportare a Latina dopo due stagioni da protagonisti in Europa, una delle formazioni più forti del panorama mondiale. Sarà in ogni caso uno spettacolo ricco di emozioni che gli addetti ai lavori e gli appassionati gradiranno».

Bartolomeo Cappa (Team manager)- « Sicuramente Roberto sarebbe stato felice di partecipare come protagonista ad un evento di così alto livello. Il volere della società è proprio quello di ricordalo, è il minimo che si possa fare per colui che ha portato dalle divisioni provinciali alla serie A questa squadra ».

Gianrio Falivene (Presidente)- « Il miglior modo di onorare la memoria di Roberto è quello di fare un evento di alto livello, come la sfida con l’Ankara. Purtroppo io non ci sarò per impegni presi in precedenza, ma ci farebbe piacere avere il palazzetto pieno come segno di riconoscimento a chi ha dato tanto a questa società ».

Pietro Cipollari (Ex Presidente): « La conoscenza con Roberto è da quando era giovanissimo ed ha iniziato a giocare a pallavolo. Anche se c’era differenza d’età, lui giocava con noi nella prima squadra del Velletri, aveva quindici anni. Poi nel 1997 diventai presidente del Latina e qualche anno dopo Roberto rientrò in società come secondo allenatore. Una conoscenza che negli anni è diventata amicizia, confidandoci i nostri problemi giornalieri. L’evento deve significare, non solo il ricordo, ma anche di come si possa interpretare lo sport: come amicizia, restare uniti per vincere le varie battaglie della vita. L’intento è di trasmettere quello che lui era, nel rispetto dell’altro, nella lealtà sportiva e nel vivere a pieno le proprie passioni ».

Giulio Di Mario (Ex Presidente)- « Più che un allenatore che ha fatto scuola in provincia, è stato un amico. È una mancanza che è difficile da sopportare. Per tutto quello che ha fatto prima a Cori e poi a Latina. Le varie battaglie che abbiamo fatto insieme per lanciare questo sport che oggi è una realtà ».

Mauro Petetta (Ex direttore sportivo)- « E' stata una grande perdita al di là della pallavolo perché era un amico d’infanzia. Lo ricordiamo per quello che ha fatto dentro alla pallavolo e fuori. Una di quelle perdite che quasi non percepisci, perché c’è come la sensazione che è ancora tra noi, come se forse partito e attendi il suo ritorno ».

Luigi Appetito (dirigente): « Ci conosciamo da quando allenava a Cori e poi quando sono diventato vice presidente lui divenne direttore generale. Credo che sia la maniera migliore per ricordarlo con una gara internazionale. Era sempre lui il primo, grazie alla grande sensibilità, a promuovere questi eventi e a trascinarci con la sua grande passione ».

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