SuperLega, Massaccesi rimette il mandato

Dopo le violente accuse del presidente del Perugia, Gino Sirci, il dirigente della Lube ha dato la disponibilità a lasciare la presidenza della Lega. Ora si attende la riunione del Consiglio
Leandro De Sanctis
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ROMA - Con tutte le problematiche del periodo, la Lega Pallavolo maschile avrebbe fatto volentieri a meno di un’improvvisa e particolare crisi in cui è scivolata da domenica sera, dopo il violento attacco sferrato dal presidente del Perugia, Gino Sirci, al presidente della Lega, Albino Massaccesi. Conseguenza di un episodio, peraltro palesemente frainteso, avvenuto nel corso dell’anticipo di sabato Lube Treia-Sir Perugia. Ritenendo che Massaccesi fosse andato ad inveire contro gli arbitri (quando invece il dirigente marchigiano si era alzato per andare a strigliare la sua squadra che stava giocando male), Sirci ha scritto un comunicato molto duro e pesante, invitando Massaccesi a dimettersi dalla sua carica in Lega.
E così quella che avrebbe potuto rimanere una querelle personale, tra l’altro risolvibile a quattr’occhi a fine partita o anche al telefono il giorno dopo, è diventata una pubblica bufera che ora la Lega si trova ad affrontare in tempi stretti.
Albino Massaccesi infatti, lunedì ha comunicato con una lettera al Consiglio di Lega, di cui lo stesso Sirci fa parte, la sua volontà di rimettere il mandato. Ora il Consiglio dovrà riunirsi in tempi brevi, probabilmente tra giovedì e venerdi, per un confronto sulle dimissioni di Massaccesi. Il Consiglio è composto anche dai vicepresidenti Falivene e Miccolis, da Sirci, Joan, Cormio, D’Onofrio e Righi. Non è detto che si arrivi ad una votazione ma se la questione personale (perchè Sirci non è contrario al doppio incarico della presidenza di Lega) non si risolverà non è nemmeno escluso che possa essere alla fine Sirci a decidere di lasciare il Consiglio.

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