Le squadre femminili ricevute a Palazzo Chigi

La premier Giorgia Meloni, insieme al Ministro Andrea Abodi, ha voluto tributare di persona il doveroso riconoscimento alle formazioni italiane che hanno tronfato nelle Coppe Europee
Le squadre femminili ricevute a Palazzo Chigi
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ROMA- Oggi, giovedì 4 aprile dalle ore 11, una delegazione delle squadre vincitrici e finaliste delle Coppe europee, Igor Gorgonzola Novara, Reale Mutua Fenera Chieri ’76, Imoco Conegliano e Allianz Vero Volley Milano, è stata ricevuta a Palazzo Chigi dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Un’occasione per celebrare il settimo triplete della storia in Europa delle squadre della Serie A femminile, già detentrici della CEV Challenge Cup (Novara) e della CEV Volleyball Cup (Chieri) in attesa della Super Final di CEV Champions League tra Conegliano e Milano, in programma il 5 maggio ad Antalya, Turchia. Presenti anche il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Presidente del Coni Giovanni Malagò, il Presidente della FIPAV Giuseppe Manfredi e il Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile Mauro Fabris.

Le parole del Presidente della Lega Femminile Mauro Fabris-

« È stata un’emozione nella casa del Governo, il Presidente del Consiglio ha riconosciuto quella che noi definiamo un’altra eccellenza italiana, la pallavolo femminile, ormai sul tetto d’Europa da tempo e che quest’anno ha conquistato le tre coppe europee. Abbiamo chiesto alla Premier di ricordarsi che per lo sport bisogna applicare il criterio della sussidiarietà, cioè tenere conto che queste quattro squadre che erano qui oggi hanno circa 400 sponsor e proprietà che investono – ha aggiunto – Un movimento che sta in piedi con risorse private, quindi chiediamo solo che venga reintrodotto il credito sulle sponsorizzazione sportive, una norma introdotta ai tempi del Covid e che ha funzionato benissimo. Lo Stato non ci rimetterebbe un euro e si genererebbe economia ».

Infine una battuta sugli scambi tra le pallavoliste e Meloni nel cortile di Palazzo Chigi:

« La Premier intanto ha maledetto il fatto che non c’era questa norma introdotta dopo che ha smesso di giocare in gioventù, cioè quella che prevede che il libero debba avere un’altezza più a portata umana delle ragazze. Ha detto che se ci fosse stata magari avrebbe avuto un futuro da pallavolista. Il bagher comunque lo ha fatto benissimo, la schiacciata non l’ha provata ».


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