© GALBIATI / BENDA Anna Danesi: "Vi racconto cosa ho detto a Paola Egonu dopo la vittoria del Mondiale"
Una carriera costellata di trionfi e un futuro ancora tutto da scrivere: in esclusiva su DAZN è disponibile “Anna Danesi, La quiete prima della vittoria” , l’intervista alla capitana della Nazionale italiana di volley, centrale della Numia Vero Volley Milano e simbolo di una generazione che ha riportato l’Italia sul tetto del mondo. Bresciana, classe 1996, è oggi una delle centrali più forti al mondo e la sua bacheca racconta una storia fatta di successi, due Scudetti, una Coppa Italia, due Supercoppe italiane e una Coppa CEV per club. Ma soprattutto un palmarès azzurro che brilla d’oro e d’argento: dall’argento mondiale 2018 all’oro europeo del 2021, passando per il bronzo mondiale 2022 e l’indimenticabile trionfo alle Olimpiadi di Parigi 2024, dove è stata premiata come miglior centrale del torneo, fino agli ultimi sigilli, le vittorie delle ultime edizioni della Volleyball Nations League e il Mondiale 2025 appena conquistato.
Oggi, Danesi si è raccontata in un’intervista speciale a DAZN: dalla vittoria al Mondiale e le emozioni di una cavalcata indimenticabile al rapporto con il coach Julio Velasco e con compagne straordinarie come De Gennaro, Egonu e Sylla, per citarne alcune. Un viaggio tra passato e presente, che guarda già al futuro con il prossimo campionato e con un sogno nel cassetto: sfilare da portabandiera alle prossime Olimpiadi. Il suo racconto arriva in un momento importante dell’anno con la stagione di volley che si prepara a ripartire: oggi a Courmayeur si terrà la presentazione ufficiale dei Campionati 2025-26 e la Courmayeur Cup, che verrà trasmessa in diretta su DAZN e sui canali social dell’app, preludio alla regular season della Serie A1 Tigotà che scatterà il 6 ottobre e per la quale DAZN continuerà a trasmettere due tra i migliori match in programma ogni settimana. Un nuovo inizio che si lega perfettamente alle parole della capitana azzurra, pronta a scrivere altre pagine di storia. L’intervista completa è disponibile in esclusiva, solo su DAZN.
Di seguito alcune delle dichiarazioni rilasciate da Anna Danesi:
Un’istantanea dalla vittoria ai Mondiali: «Più che di quella sera lì mi viene in mente l'abbraccio con Paola (Egonu) sia in semifinale sia dopo la finale. Con lei ne abbiamo passate tantissime negli ultimi anni e quindi è proprio stato un abbraccio di sfogo, come per dire “Paola ce l'abbiamo fatta! Finalmente questa medaglia è nostra”. Era quella che ci mancava (la medaglia ndr) e quindi l’ho impressa bene quell'immagine.».
Sul rapporto con Julio Velasco: «Ci ha letteralmente raccolto con un cucchiaino due anni fa perché eravamo proprio un po’ demoralizzate. Siamo sempre state una squadra molto forte, ma non abbiamo sempre raccolto grandissimi risultati. Lui ci ha tolto in primis delle responsabilità, ci ha dato dei ruoli ben precisi, ci ha aiutato veramente tanto. Poi spesso tira fuori quella perla che ti ricorderai per sempre (…). Se dovessi tatuarmene una sarebbe “qui e ora” perché è stata un po’ il nostro mantra all'Olimpiade. L’ho conosciuto la prima settimana dello scorso anno: io avevo appena concluso una settimana di pausa e stava iniziando la prima settimana di allenamenti; quindi, c’era bisogno di un po’ di assestamento e io ero un po’ spaesata. Venerdì, lui arriva e mi dice: “Riposati bene questo weekend, perché sei il fantasma di Anna Danesi”. Io sono andata nel panico. Ho passato il weekend a tremare: non lo conoscevo, mi aveva parlato solo due volte, e sentirmi dire una cosa così, dal ct della Nazionale, subito dopo che mi aveva scelto come capitana, mi ha fatto pensare: “Male, male, male”. Poi però la situazione si è rilassata: ha capito che così non mi stava aiutando».
Sul ritiro di Monica (“Moki”) De Gennaro dalla Nazionale: «Monica lascia tanto perché è stata una giocatrice fondamentale, magari anche lei un po’ silenziosa e non troppo appariscente. Io spero in realtà che non lasci la Nazionale, però mi sembrava abbastanza convinta. Lascia secondo me tantissima dedizione al lavoro, il fatto di voler sempre fare le cose al massimo, perché lei è campionessa in questo. L'ho vista fare tantissime volte un “extra work”. Finito l'allenamento - che magari in nazionale dura anche tre ore - lei si fermava un’ora in più perché voleva che la palla arrivasse proprio lì e da una giocatrice come lei, che ha vinto tutto, non te lo aspetti. È veramente spettacolare».
Sul nuovo campionato in arrivo per Milano: «È complicato perché rispetto all'anno scorso secondo me tutte le società hanno fatto un salto di qualità importante, soprattutto Scandicci che si è rivoluzionata con giocatrici di altissimo livello, sarà una bella battaglia quando giocheremo contro di loro. Ma anche Novara, Chieri, Vallefoglia, ci sono tantissime squadre che veramente possono fare bene».
Sulla rivalità con Conegliano: «L'importante è provarci sempre, perché loro hanno un roster di primissimo livello e giocano da parecchi anni insieme o almeno il nucleo principale gioca da tanto tempo insieme. Sarà difficile, forse anche più degli anni scorsi, però l'importante è provarci, dargli un po’ di filo da torcere e poi vediamo».
Sul suo futuro: «Mi piacerebbe chiudere con le (prossime) Olimpiadi, anche se in carriera mi manca da vincere la Champions League e il Mondiale per Club, per cui penso di avere qualche altro anno per provarci. Per il dopo, ho tre lauree e ho preso i crediti per insegnare, mi piacerebbe insegnare educazione fisica ai bambini più piccoli, come medie o elementari».