Diana Giometti è l’ultimo tassello della Delta Informatica

Il posto 4, nata in Bielorussia ma vissuta sempre in Italia, è uno dei prodotti più brillanti del Volleyrò-Casal de Pazzi. Lo scorso anno ha giocato ad Olbia
Diana Giometti è l’ultimo tassello della Delta Informatica
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TRENTO- È Diana Giometti l’ultimo tassello della Delta Informatica Trentino che si appresta a vivere da protagonista la stagione 2019/2020. Classe 1996, nata in Bielorussia (paese di nascita della madre) ma cresciuta a Torrita Tiberina in provincia di Roma e maturata pallavolisticamente in uno dei settori giovanili più illustri di Italia come il Volleyrò Casal de Pazzi, la Giometti andrà a completare il reparto dei posti-4 a disposizione di Matteo Bertini. Diana è reduce dal suo primo campionato di serie A2 in cui ha difeso i colori dell’Hermaea Olbia, dove si è ritagliata il proprio spazio in quasi tutte le partite giocate dalla formazione sarda. Precedentemente la Giometti – che è anche un’ottima giocatrice di beach volley tanto da aver vestito la maglia azzurra ai Campionati Mondiali portoghesi Under 19 del 2014 – ha militato per diverse stagioni in serie B1, vestendo le casacche di più società, da Ostia a Rimini fino a Cuneo, Verona e Pisogne. La schiacciatrice romana – che sta completando il suo percorso universitario con la laurea in Economia a Bologna, recentemente ha vinto la prestigiosa fascia al concorso di bellezza di Miss Mondo Lazio e, successivamente, ha concesso il bis vincendo il titolo di Miss Mondo Sport alle finali nazionali di Gallipoli.

LE PAROLE DI DIANA GIOMETTI-

« Tante giocatrici mi hanno parlato molto bene di Trento, descrivendomela come una società solida, seria e con le idee molto chiare.  Non ho mai avuto la fortuna di giocare a Trento, se non in un’amichevole disputata qualche anno fa. Il livello, a partire dall’allenamento, sarà molto alto, spero di crescere il più possibile e di poter offrire il mio contributo. Conosco già D’Odorico, Fondriest e Melli, mentre mister Bertini lo ho affrontato da avversario quando giocavo a Rimini e Ostia: ha un curriculum importante e per me sarà un ulteriore stimolo poter essere allenata da un tecnico come lui. Quest’anno ad Olbia ho giocato abbastanza frequentemente e individualmente è stato un anno positivo; non posso essere altrettanto felice, però, per l’esito finale del campionato vista la retrocessione della squadra ma ora questa rabbia mi invoglia a lavorare ancora più duramente per riscattarmi immediatamente. Passare da un’isola e dal mare sardo alle montagne del Trentino sarà divertente ma mi sono già documentata sui paesaggi trentini e ne sono rimasta incantata ».


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