Igor Novara: « non c'erano le condizioni per ripartire »

Parla il DG Marchioni: « è stata presa la scelta giusta determinando la conclusione della stagione. Valuteremo se ci saranno i tempi per un torneo post-season »
Igor Novara: « non c'erano le condizioni per ripartire »
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NOVARA- Anche l’Igor Gorgonzola Novara è stata fra le società che ha votato, come la maggioranza dei club, per la sospensione definitiva della Regular Season dell'A1 Femminile. Le motivazioni le spiega il D.G. Enrico Marchioni:

« Riteniamo che il campionato in queste condizioni non possa riprendere e, sebbene a malincuore, è stata presa la scelta giusta determinando la conclusione della stagione. Non credo ci fossero alternative perché la situazione, sebbene tutti ci auguriamo diversamente, non sembra destinata a risolversi a breve. Il lungo stop e le partenze di molte atlete straniere, poi, hanno irrimediabilmente “falsato” la stagione. Per questo abbiamo dato la nostra disponibilità, qualora se ne verificheranno le condizioni, a disputare un torneo di post-season assieme ad altre cinque formazioni ma a patto che sia un torneo a scopo puramente promozionale. Non credo si possa assegnare un trofeo dopo uno stop così lungo e, soprattutto, senza che a partecipare siano tutte le squadre che ne avrebbero conquistato il diritto sul campo ».

Per quanto riguarda la squadra azzurra, poi, Marchioni aggiunge:

« Questa mattina sono partite anche altre due straniere, dopo le due americane: Iza Mlakar e Zuzanna Gorecka. Nella tarda serata di ieri, anche alla luce degli ultimi sviluppi, ci hanno comunicato che, sotto propria responsabilità, avrebbero fatto ritorno nei paesi di origine. Anche loro, come le due americane, hanno dato ovviamente disponibilità, salvo restrizioni contrarie, a far ritorno a Novara qualora ci fossero nuovi impegni sportivi per il club. A tal proposito, siamo in attesa anche di una decisione della CEV riguardo il proseguimento, o meno, della Champions League. Una prospettiva che oggi reputiamo remota, anche in virtù della situazione degli altri Paesi coinvolti, su tutti USA, Turchia e Germania, che non sembra essere migliore della nostra ma forse, addirittura, in ritardo in termini cronologici ».


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