ROMA- La finale dell’Open Femminile è una delle gare più attese di Volley Scuola, con l'Istituto Tecnico Industriale Pacinotti-Archimede pronto a vender cara la pelle contro il Liceo Scientifico Nomentano, vincitore delle ultime tre edizioni del torneo. Domani il Palazzetto Dello Sport di viale Tiziano ribollirà d’entusiasmo, tifosi e studenti sono pronti a sprigionare tutto il loro calore.
LICEO SCIENTIFICO NOMENTANO-
Il Prof. Daniele Romanazzi è a caccia del quarto titolo consecutivo, sarebbe un record nel Volley Scuola.
« Incrociamo le dita, sono molto contento per le ragazze anche se probabilmente sarà una finale di profilo più basso. Molte giocatrici del Volleyrò saranno impegnate mercoledì pomeriggio nei playoff e quindi sia io che il collega del Pacinotti non avremo a disposizione l'intero organico per la finale del torneo ».
Giocare contro di voi non è mai cosa semplice, le avversarie che scendono in campo sanno di dover affrontare una macchina da guerra.
« Forse il nostro nome spaventa, maggiormente nelle fasi preliminari, ci chiamano “l'ammazza torneo”. Non so quali ragazze scenderanno in campo, ma sono già sufficientemente cariche, parlerò con loro mercoledì, ma sono le prime a sapere cosa devono fare. Parliamo di giocatrici motivate, che vivono di sport, competizione ed agonismo. Sarà una grande partita e giocare al Palazzetto Dello Sport regala sempre emozioni forti. Ci sarà una grande affluenza di tifosi e compagni di scuola, sarà una bella festa, ogni anno viene organizzato sempre meglio e con qualcosa di speciale ».
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE PACINOTTI-ARCHIMEDE-
« Sarà una partita molto difficile, le ragazze del Nomentano non perdono da tre anni, mentre per noi è la prima volta che accediamo alla finale. Abbiamo diverse ragazze che militano nel Volleyrò in squadra, mercoledì però ci saranno i playoff e non so ancora quanti e quali elementi avrò a disposizione, sarà una gara molto particolare ».
E’ il professor Domenico D'Orazio a presentare la sfida.
« Ho giocato contro il Nomentano quando ero alla guida di altre scuole-prosegue- mettono un po' paura. Quando si scende in campo però non si deve guardare al blasone avversario e cercare di dare il tutto per tutto, battere molto bene per mettere le avversarie in difficoltà in ricezione e fare tutto al centodieci per cento. Loro partono favorite e hanno una grande responsabilità, cercheranno il quarto titolo e forse, proprio per questo, giocheremo con minore pressione, non abbiamo nulla da perdere e abbiamo diverse soluzioni di gioco ».
Giocare al Palazzetto dello Sport è un'arma a doppio taglio.
« Se giocheranno le ragazze del Volleyrò per loro non dovrebbero esserci problemi, per le altre forse ci sarà maggiore pressione, ma sarà un fattore positivo. Contiamo sui compagni di scuola, dovrebbero arrivare undici classi e il sostegno potrebbe essere di aiuto, ma alla fine saranno le ragazze in campo a giocare. Ognuna di loro deve trovare la forza di affrontare la partita dentro di se, sarebbe bello vedere il Palazzetto pieno, il giocatore però è attento solo a quello che succede in campo, anche se il clima sugli spalti è elettrizzante ».