L'uomo dei record: 795 panchine in Serie A, meglio di Nereo Rocco, Trapattoni e Liedholm. La Coppa Intertoto con il Bologna di Baggio, la Coppa Italo-Inglese con la Fiorentina nel 1975 e l'esordio in prima squadra di Francesco Totti

«Battere la Roma? È mio dovere provarci, ma è come uccidere la propria madre» 

«Mi piace il tridente, ma guai a farlo diventare stridente» 

«È stata una partita a pin ponne...» 

Carlo Mazzone, 85 anni, ha allenato Roma e Napoli negli Anni Novanta. È in uscita su Amazon il docufilm realizzato da Prime Video: "Come un padre" che ne percorre vita e carriera.

«Gestire Roberto Baggio è stato una passeggiata. Era un amico che mi faceva vincere la domenica» 

«Se famo er terzo vengo sotto ‘a Curva». 30 settembre 2001, Brescia-Atalanta. Dopo il vantaggio di Baggio, i nerazzurri ribaltano il risultato fino al 3-1 e dalla Curva dell'Atalanta arrivano cori offensivi per Mazzone. Ancora Baggio accorcia le distanze e poi al 92° su punizione trova il pari e Mazzone scatta. Una corsa epica, con il pugno chiuso, e i collaboratori che cercano invano di fermarlo

 "Come un padre" è la il docufilm di Prime Video, in uscita su Amazon, che ripercorre la carriera di Carlo Mazzone. Ha allenato Roma e Napoli negli Anni 90.

«Un giorno mi chiamò il presidente Sensi. “Carlo, mi consigliano di prendere Litmanen, che faccio?”. Gli risposi: “Perché buttare i soldi, abbiamo il ragazzino”». Il “ragazzino” era Francesco Totti... 

«Se quer tiro de Screcca…». Una palla fuori piuttosto che dentro, un gol segnato o fallito per un centimetro o per un centesimo. Mazzone inizia così il suo ragionamento per ipotesi, reso celebre da “Mai dire Gol”: “Screcca” era Michael Kreek, olandese che in Italia vestì le maglie di Padova e Perugia (tra il 1994 e il 1997) prima di tornare nel 2016 nelle vesti di vice di De Boer all’Inter 

Dopo la partita, Mazzone si rivolge a Collina: “Buttame fori, me lo merito”. Più tardi, negli spogliatoi, scherza con Baggio: “A Robbè, ma proprio oggi dovevi fa’ sti 3 gol…” 

Il primo derby di Francesco si deve al suo maestro, Carletto Mazzone. A un anno dal debutto, il 6 marzo del 1994 lo fa entrare all'intervallo al posto di Giovanni Piacentini. La Roma perdeva già 1-0 (sarà il risultato definitivo, gol di Beppe Signori)

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