I voti del Corriere dello Sport-Stadio ai biancocelesti in campo contro il Frosinone (di Daniele Rindone)

 43 - Keita Balde Diao (Lazio, 20 anni, ala sinistra): abilità  76, potenziale 86

 E’ lo spaccapartite. Entra e cambia tutto. Il gol di potenza e precisione dopo una cavalcata prepotente e un primo bolide deviato in angolo. Ha imperversato da quando ha messo piede in campo, ha sfiorato la doppietta, gliel’ha negata Leali. E’ diventato anche generoso, il 2-0 è nato dal suo contropiede. L’ha passata anziché tirare.

 Dentro a freddo, così si fa. Tre deviazioni decisive su Dionisi, Soddimo e Chibsah, ieri ha parato anche con le unghie. Un neo sulla traversa di Blanchard, ha calcolato male l’uscita.

 Stoico, anche lui. Gli ultimi 25 minuti, con i cambi finiti, li ha giocati zoppo, salvando su Dionisi. Nel primo tempo, a porta spalancata, aveva mirato alto. E’ sempre più terzino sinistro, crea vortici quando parte da dietro.

 Il pallone migliore, dopo 90 minuti di isolamento, l’ha avuto all’ultimo e gliel’ha regalato Leali: tap-in e gol. In mancanza di rifornimenti s’è messo lui a servire gli altri, suo l’assist per l’1-0 di Keita nonostante una capocciata e un occhio gonfio.

 E’ in crescita. Finalmente nel vivo del gioco, più preciso nei disimpegni. Abbordaggi e contrassalti da protagonista.

 Stanco, ma sempre ordinato, pulito, geometrico. Alla terza gara di fila è stato costretto a razionare le scorte. Secondo tempo in calo.

 Un gol mangiato da solo, un gol negato da Leali nel finale. Quando Lulic s’è infortunato il terzino sinistro l’ha fatto lui seppure part-time.

 I piccoletti gli scappano. E’ successo anche ieri, s’è fatto saltare da Dionisi ad inizio secondo tempo. Per il resto ha retto.

 Cerca se stesso, per poco non ha trovato il gol con una spizzata. E’ uscito male nell’azione che ha portato all’inserimento di Dionisi. Buona una chiusura su Ciofani.

 Blanchard, sulla traversa, gli ha preso il tempo. S’è scaldato in corsa. Bello il tiro al volo deviato in angolo, un paio di cross nel finale, il solito redivivo.

 Un bolide parato. Una bella incursione alla sua maniera. Nel primo tempo la furia è durata 10-15 minuti. Nel secondo s’è acceso a tratti. Il pallonetto finale ha generato il tap-in di Djordjevic.

 Stoico per 35 minuti. Ha continuato a giocare con uno zigomo rotto dopo la gomitata rifilatagli da Paganini, poi è uscito. Aveva già detto a no a una punizione di Pavlovic.

 A corto di fiato, errori dovuti alla stanchezza. Fuori dopo l’infortunio ad una spalla, non era giornata.

I top: Kishna, voto Spara a salve a suon di finte. Cerca i numeri da circo, è monotono. Troppo naif anche quando ha calciato di punta. Keita non può essere il suo vice.7.5

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