Nainggolan fa il mediano e l’uomo-assist. Ecco i voti ai giallorossi per la vittoria contro la Lazio

GERVINHO 7,5. Non è l’accelerazione il suo pezzo forte, ma la continua accelerazione. E’ unico perché non ha bisogno di recuperare: un minuto prima del gol, che segna con un suo scatto prolungato e micidiale, era già partito allo stesso modo.

NAINGGOLAN 7,5. Riunisce in sé tre ruoli: il suo, cioè quello del recuperatore di palloni e di mediano dinamico, quello di De Rossi (fa il regista, a modo suo, ma lo fa) e quello di Pjanic quando lancia Gervinho verso il 2-0.

DZEKO 7. Segna su rigore per un fallo che lui stesso subisce (anche se fuori area), ma oltre al gol è il suo lavoro da uomo di fatica a creare problemi nella difesa laziale. Sponde, appoggi, colpi di testa, è instancabile.

MANOLAS 7. E’ la sedicesima presenza da titolare, tutte dal primo minuto e senza una sostituzione, eppure continua a non perdere un colpo. I lancioni della Lazio favoriscono le sue qualità nel gioco aereo.

RÜDIGER 7. E’ la migliore partita del suo campionato. Non si fa mai superare, sia per la capacità di prevedere i movimenti (comunque lenti) di Djordjevic, sia per la reattività. Salva un gol ingaggiando un duello fisico col...palo.

FALQUE 6,5. E’ l’uomo tattico di Garcia, attacca Biglia e non gli concede lo spazio necessario per giocare.

VAINQUEUR 6,5. In Champions, alla prima da titolare, aveva rimediato una bocciatura da Garcia che in Bielorussia, contro il Bate, lo aveva tolto dopo 39'. Stavolta invece convince il tecnico con una prestazione da centrocampista attento e concentrato.

SZCZESNY 6. Un po’ di fortuna e un po’ di coraggio, così il polacco chiude per la prima volta da imbattutto all’Olimpico. La fortuna lo aiuta sulla bordata di Felipe Anderson (traversa), il coraggio lo sostiene nelle uscite alte.

TOROSIDIS 6. Sta dalla parte di Felipe Anderson e dovrebbe soffrirne il passo diverso. In verità non mostra disagi eccessivi.

DIGNE 6. Candreva comincia a rosicchiargli lo spazio alle spalle e il francese all’inizio è in difficoltà. Poi il laziale, suo diretto avversario, si ferma fino a sparire e dalle sue parti non ci sono altri problemi.

SALAH 6. Non è travolgente come al solito. Anzi, stavolta è lui ad essere travolto da Lulic che gli rovina sulla caviglia.

ITURBE (36' st) 6. Un paio di spunti fatti bene.

S. KEITA (28' ST) 5,5. Sbaglia un gol fatto. Sarebbe il 3-0, dalla vittoria al trionfo.

GARCIA 7. Allena due squadre diverse, ormai è chiaro. Una folle in Champions League, una salda in campionato. Questo derby gli appartiene, per come impiega i suoi (a cominciare da Falque su Biglia), per come li tiene sempre concentrati. Gli mancano qualità (Pjanic) e forza (De Rossi), ma le sue scelte sono illuminate. In più la sua squadra ci mette anche un po’ di concretezza in più: due tiri in porta, due gol. Oltre alla vittoria, il dato che gli farà più piacere è la porta che resta inviolata. In questa stagione è solo la seconda volta.

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