Cantona apre la porta: «Casa mia per i rifugiati»

L'ex attaccante del Manchester United: «Bisogna mettersi in gioco». Metterà a disposizione un'abitazione di 50 metri quadrati con altri 300 metri di giardino
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ROMA - «Si, accoglierò i rifugiati a casa mia». Intervistato oggi da radio France Inter, l'ex stella del Manchester United, Eric Cantona, ormai attore, ha ribadito la volontà di dare un tetto a chi non lo ha. «Se i politici non possono farlo (accogliere dei rifugiati in Francia, ndr), lo faremo noi", ha detto l'ex calciatore, impegnandosi pubblicamente ad ospitare e nutrire «per due anni» una famiglia di profughi. Andranno a stare in una «casa di 50 metri quadri dotata di un giardino di circa trecento metri quadri», ha precisato Cantona, aggiungendo: «Non siamo miliardari ma possiamo comunque fare un gesto. Se può servire da esempio ai radical chic che fanno tanti bei discorsi sarà comunque stato utile (...) I discorsi sono una cosa, ma adesso bisogna mettersi in gioco». Secondo uno studio pubblicato dal Figaro, i francesi preferiscono aiutare i migranti rimboccandosi le maniche, con iniziative solidali dirette, ma senza mettere mano al portafogli. In dieci giorni, l'appello alle donazioni a favore delle Ong che assistono i rifugiati ha raccolto appena 20.000 euro. Da parte loro, molti migranti in fuga sembrano snobbare la Francia. "La Francia non fa più sognare", titola Le Parisien, spiegando che i rifugiati siriani preferiscono altre destinazioni, come Germania, Svezia e Regno Unito. Basti pensare che questo trimestre le persone che hanno presentato una richiesta d'asilo in Francia è scesa dell'1% rispetto all'inizio dell'anno. Mentre è esplosa in tanti altri Paesi europei.


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