Violenza contro le donne: scatta la raccolta fondi

Una nessuna e centomila e Differenza Donna promuovono dal 24 a 30 settembre una campagna di tutela. Basta un SMS o una telefonata da fisso al numero al 45586 per sostenere i centri anti-violenza italiani.
Violenza contro le donne: scatta la raccolta fondi© LaPresse
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Da domenica 24 a sabato 30 settembre sarà attiva la campagna sms al numero solidale 45586 per raccogliere fondi a sostegno dei centri antiviolenza italiani e sensibilizzare contro il fenomeno della violenza di genere. Il grande concerto previsto per il 26 settembre all’Arena di Verona promosso dalla Fondazione Una Nessuna Centomila con la direzione artistica della Presidente onoraria Fiorella Mannoia è stato rimandato al 2024, ma la campagna di raccolta fondi non subirà alcuna modifica.

Gli artisti che erano stati coinvolti nel progetto, e molti altri, hanno deciso di prestare la propria immagine alla Fondazione attraverso dei video a sostegno dell’iniziativa, per testimoniare l’importanza della mission di Una Nessuna Centomila. Si potrà donare 5 o 10€  tramite chiamata da rete fissa Tim, Vodafone, WindTre, Fastweb, Geny e Tiscali, 5€ con chiamata da rete fissa TWT, Convergenze e Postemobile o 2€ via sms da cellulare personale WindTre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Iliad, Coop Voce e Tiscali.

La raccolta fondi è promossa dalla Fondazione Una Nessuna Centomila ETS per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne in collaborazione con Differenza Donna APS, storica realtà che gestisce il numero verde nazionale antiviolenza e stalking 1522.

Secondo i dati Istat 6 milioni e 788mila sono le donne che nel corso della propria vita hanno subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale. 78 i femminicidi registrati in Italia dal primo gennaio 2023. Questa spirale di violenza non può più lasciare indifferenti e deve chiamare tutte e tutti a una grande risposta. Parte di questa risposta non può che risiedere nei centri antiviolenza, che ogni anno accolgono oltre 50.000 donne (secondo i dati Istat nel 2020 54.609 donne si sono rivolte almeno una volta a un centro antiviolenza) ma il cui duro lavoro di supporto a donne, bambine e bambini nei loro percorsi di fuoriuscita dalla violenza resta spesso silenzioso e non riconosciuto.

Proprio per questo, l’intero ricavato della raccolta fondi verrà destinato al sostegno dei centri antiviolenza e delle case rifugio di tutta Italia, per alleviare le organizzazioni da situazioni di grave disagio economico o permettere l’investimento necessario per il loro sviluppo. I criteri con cui verranno selezionati i centri beneficiari si basano su alcuni asset fondamentali: la trasparenza, l’inclusività, la territorialità, dando priorità al Sud, alle periferie e ai contesti particolarmente critici. Non verranno finanziati singoli progetti ma soggetti che gestiscono i centri (Odv, cooperative, associazioni, ets), per attività strutturali e non estemporanee. Nel processo di selezioni delle strutture beneficiarie, si terrà conto non solo di caratteristiche quali l’esperienza, la competenza, la professionalità, la capacità di generare e mobilitare altre risorse, ma verrà utilizzata la logica dell’agopuntore: stimolare la parte creativa delle realtà che lavorano nei centri antiviolenza perché possano moltiplicarsi le risorse per il futuro e le organizzazioni possano crescere e rendersi sempre più indipendenti.

Ogni centro antiviolenza italiano ha la possibilità di diventare partner della Fondazione Una Nessuna Centomila accedendo al sito ufficiale (www.unanessunacentomila.net) e compilando un form qualitativo. L’obiettivo è quello di intraprendere un percorso che veda i centri antiviolenza protagonisti e non più solo “beneficiari”.


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