Non solo sport nel trentennale di Fair Play

La transazione digitale ha bisogno di etica: firmata una convenzione tra il Comitato Nazionale Italiano Fair Play, l'IDH e l'APSP. Questa mattina si è svolta la conferenza stampa di presentazione. Oltre al presidente Alcanterini, presente anche il sindaco di Loreto Aprutino, piccolo paese abruzzese, dove è nato un museo dello sport, unico in Italia.
Non solo sport nel trentennale di Fair Play
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Nell'anno del trentennale di Fair Play il presidente Alcanterini firma un importante accordo. Oggi alla Sala Giunta del Coni al Foro Italico a Roma, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della Convenzione tra il Comitato Nazionale Italiano Fair Play (CNIFP), la Fondazione Italian Digital Hub (IDH) e l’Associazione Prestatori Servizi di Pagamento (APSP).

Il titolo dell’evento “Digital Fair Play”  fa riferimento alla necessità di supportare in maniera etica anche lo sviluppo degli ecosistemi digitali. Il commendatore Ruggero Alcanterini ha parlato di “un segnale forte e deciso: i valori dell’etica, della trasparenza e della correttezza sono imprescindibili per lo sviluppo di una società sana e inclusiva, in un mondo sempre più interconnesso e dipendente dalla tecnologia. Chiarezza, protezione dei dati, responsabilità, impegno collettivo, sostenibilità, alfabetizzazione digitale, fiducia, chiarezza, accessibilità e trasparenza”. Insomma, l’obiettivo è di formare e informare per rendere accessibile a tutti il mondo digitale.

Presente anche il sindaco Mariotti di Loreto Aprutino, piccolo paese abruzzese, che spiega come “La transizione digitale deve partire dai comuni. Il mio per esempio non è digitalizzato, non ha avuto sovvenzioni in tal senso. Ma facciamo tanti progetti, anche con le scuole. E abbiamo aperto un museo di storia dello sport: vi troverete la storia dello sport femminile e quella del calcio dalle origini, con cimeli bellissimi, e poi ancora raccontiamo di sport e shoah e di tutti quegli atleti morti nei campi di concentramento e tanto ancora. Per dire che anche un paese con poche anime come il mio può dare tanto e la digitalizzazione è importante”. “Diciamo che è l’unico museo dello sport in Italia”, ha detto Alcanterini.


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