Il mio migliore amico – L'amicizia tra Jarryd Haines e Mark Smith dimostra che il football australiano è molto più di un semplice gioco
"Mateship" è un'espressione australiana che significa amicizia e uguaglianza, anche in tempi di grande difficoltà. Mark Smith e Jarryd Haines, due giovani ragazzi di Sydney, incarnano questo concetto di stretta amicizia. I due si conoscono sin da piccoli e da sempre si divertono a praticare sport insieme. Se ci fosse una palla in giro, sarebbero in cortile per fare un importante test Ashes o segnare un punto spettacolare nel Grand Final Australian Rules per i loro amati Sydney Swans.
Qualche anno fa, quando Mark aveva solo nove anni, gli fu diagnosticato il cancro al cervello e alla colonna vertebrale. A causa di ciò il ragazzo ha perso: la vista, parte dell'udito e la possibilità di praticare gli sport che ama. Durante l'estenuante trattamento medico che stancava tantissimo Mark causandogli nausea perenne, Jarryd è rimasto al suo fianco, condividendo la passione per lo sport, in particolare per i Sydney Swans.
Sebbene Mark non veda più, la sua passione per gli Swans è immutata. Di solito ascolta le radiocronache in streaming. Purtroppo in occasione dell'ultima partita regolare della stagione, il 26 agosto, durante il secondo quarto della partita lo streaming si è interrotto. Fortunatamente il suo amico Jarryd era con lui, e ha cominciato a fare il commentatore con il suo personalissimo stile. Gioco dopo gioco, Jarryd dava vita alla partita.
“Cosa succede, amico?” Mark esultò quando Buddy Franklin, grande attaccante degli Aussie Rule, si pavoneggiava sulla linea dei 50 metri in cerca della palla, alla ricerca del suo decimo gol. “Non preoccuparti, Mark. Ci penso io”, rispose con calma Jarryd. “OK. Buddy ha la palla. È piuttosto lontano. Ce la farà? Ce la farà. Farà il suo decimo goal! Buddy è scatenato.”
Quando gli Swans lo hanno saputo, Mark e Jarryd sono stati accolti come eroi allo stadio per assistere a una sessione di allenamento. I giocatori si sono messi in semicerchio davanti a loro e hanno fatto un grande applauso quando hanno saputo della loro amicizia. Ai ragazzi sono state regalate le maglie ed è stato detto che, nella finale di eliminazione contro l'Essendon del 9 settembre, sarebbero entrati in campo assieme ai giocatori prima di prendere posto con le loro famiglie in una zona riservata a loro dal club.